Il Tribunale di Siracusa ha condannato a 3 anni di reclusione con l’accusa di tentata estorsione Nicola Bisonte, 32 anni, pachinese, gestore di un ristorante, a Marzamemi ed assolto il suo dipendente, Alin Sebastian Moise, 24 anni, originario della Romania ma residente a Pachino. Sotto processo era finito anche il padre del 32enne ma nel corso del procedimento è deceduto.

La vicenda

A subire le “pressioni”  sarebbe stato Salvatore Muccio, titolare del ristorante La Pagoda, a Marzamemi, e secondo quanto emerso nelle indagini dei magistrati della Procura di Siracusa e degli agenti del commissariato di polizia, il locale della vittima sarebbe stato preso di mira in diverse occasioni ma l’episodio più violento si concretizzò nel marzo del 2016 con l’esplosione di un ordigno rudimentale sul tetto dell’attività commerciale.

Le immagini

Il vero obiettivo degli attentatori, nella tesi della Procura, sarebbe stato di penalizzare il concorrente per favorire il locale dell’imputato: tra gli elementi di prova dei magistrati, oltre alla testimonianza della vittima, difesa dall’avvocato Eloisa Tringali ci sono dei filmati relativi ad un impianto di sorveglianza.

Prescritto reato di detenzione di materiale esplodente

I due imputati rispondevano anche di detenzione e porto di materiale esplodente, “ipotesi ritenuta insussistente all’esito del giudizio in quanto il Tribunale ha derubricato l’accusa, dichiarando prescritto il reato” spiegano gli avvocati del collegio difensivo, composto da Giuseppe Gurrieri e Giuseppe Gennaro, legali di Bisonte, e Irene Scala, che assiste Moise. Gli stessi avvocati attendono di conoscere le motivazioni della sentenza pronunciata nella giornata di ieri dal Tribunale (presieduto da Carla Frau, Salvatore Cavallaro e Liborio Mazziotta) che saranno rese note tra 60 giorni.

Il dispositivo

Bisonte è stato anche condannato al pagamento di 2500 euro di multa, oltre alle spese processuali, inoltre ha rimediato l’interdizione dai pubblici uffici per un periodo di 5 anni.

Il risarcimento

Il Tribunale ha anche condannato Nicola Bisonte al risarcimento del danno alle parti civili, Salvatore Muccio e Corrado Amore, il cui ammontare sarà quantificato in sede civile. Inoltre, i giudici hanno condannato il ristoratore al pagamento di una provvisionale di 5 mila euro “da ritenersi sicuramente ricompresa nel maggiore danno” ed alla “rifusione delle spese processuali in favore delle parti civili che si liquidano in 3354 euro”.

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