A danneggiare la sua auto, una sfolgorante Jaguar, è stato un bidone dell’immondizia, sollevato dalle forti raffiche di vento, a causa del maltempo che tra sabato 21 e lunedì 23 dicembre del 2019 sferzò la Sicilia e la provincia di Siracusa dove vive il proprietario del veicolo, un trentunenne.
L’uomo, che sarebbe assicurato anche per i danni provocati da eventi atmosferici, si sarebbe presentato negli uffici della sua assicurazione ma dopo la relazione di un perito gli sarebbe stato negato il risarcimento perché “il vento non è menzionato tra gli eventi in garanzia” dicono gli esperti di Studio 3A, la società a cui adesso si è rivolto il trentunenne per far valere le proprie ragioni. Nella ricostruzione della stessa azienda, emergono particolari davvero curiosi, perché, a quanto pare, il consulente dell’assicurazione avrebbe chiesto al cliente di identificare il proprietario del cassonetto, “come se il responsabile dell’urto fosse il cassonetto e non il vento”.
Il trentunenne, per arricchire la sua relazione e convincere la sua agenzia a concedergli il risarcimento, avrebbe portato una documentazione dei danni in tutta la Sicilia provocati dal maltempo, capace di abbattere alberi e fermare perfino i collegamenti via mare. Ma due giorni fa, con una lettera, l’assicurazione ha messo la pietra tombale sulla vicenda. “Siamo spiacenti, il sinistro non risulta indennizzabile. Dalla certificazione ricevuta della Regione Sicilia emerge che il vento è stato registrato a una velocità massima di 55 Km/h, dalla Scala Beaufort della forza del vento: tale velocità rientra nella classificazione di vento forte e pertanto non si configura nessuno degli eventi atmosferici previsti in polizza” scrive il liquidatore “di riferimento”, alludendo in particolare a uragani, trombe d’aria e tempeste”.
La società che difende il trentunenne ha deciso di fare ricorso. “Peccato che la polizza – fanno sapere i consulenti – gli eventi naturali li copra tutti, quali (ad esempio, ma non solo) uragani, trombe d’aria, tempeste, alluvioni, inondazioni, mareggiate, frane e smottamenti. Dato il tenore della risposta, presenteremo reclamo nei confronti della condotta pretestuosa della compagnia all’Ivass, l’Istituto di vigilanza sulle Assicurazioni, e andrà fino in fondo per ottenere quanto spetta di diritto al proprio assistito”.
Foto d’archivio
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