Una visita record, di circa 7 secondi, per un paziente, con problemi di udito, che, nei giorni scorsi, si è presentato all’ospedale Umberto I di Siracusa per un controllo. La denuncia è di una familiare dell’uomo che ha deciso di prenotare due biglietti aerei per Milano e recarsi in un centro privato per le cure del parente.
L’Odissea per il paziente
La familiare, in una lettera, racconta dell’attesa, oltre un’ora e mezzo, prima di mettere piede nello studio di Otorinolaringoiatra dell’ospedale Umberto I di Siracusa. “Aveva pagato il suo ticket, aveva atteso tutto il tempo necessario, in mezzo a tanti altri pazienti, poi, quando è finalmente entrato, la specialista aveva gli occhi bassi su qualche foglio sulla scrivania e ha a malapena risposto al saluto”.
La visita di 7 secondi
“L’anziano signore si è seduto nella poltrona per la visita ed il medico ha preso l’audioscopio, lo ha avvicinato ad un orecchio: è pulito, tutto ok. Lo ha avvicinato all’altro orecchio: è pulito, tutto ok. La visita è durata 7 secondi netti. Quasi 3 euro al secondo. La donna che ha accompagnato l’anziano signore ha provato a dire al medico che il problema è la perdita improvvisa dell’udito. Ma anche la specialista dell’udito non ha sentito e comunque non ha risposto”.
Il secondo controllo
Il paziente, l’indomani, è tornato in ospedale e come spiega la familiare, nel ticket era compresa anche la visita audiometrica. L’attesa prima del controllo è stata ancora una volta lunga e dopo un po’ di tempo il tecnico audiometrista lo ha sottoposto alla visita. La parente precisa che l’uomo è anziano e dopo essere entrato in una cabina è stato sottoposto “a due domande che lui non ha sentito bene e dopo 2 minuti” il controllo è concluso.
“Non disposte le terapie”
“Ora con il referto – scrive la familiare – dell’otorinolaringoiatra che recita laconicamente “Otoscopia: MMT integra nella norma” e con la rilevazione audiometrica del tecnico, sottoscritta dal medico che non si è visto che svela la diagnosi di ipocusia bilaterale percettiva, l’anziano signore può tranquillamente tenersi il suo problema di improvvisa perdita dell’udito e nessuno dei medici si è curato di disporre ulteriori accertamenti o terapie”.
“Andremo a Milano”
La parente spiega quello che farà. ” Ma una strada c’è. E’ verso l’aeroporto, verso Milano, verso un buon centro privato di otorinolaringoiatria che possa prenderlo in cura sul serio. Nell’ospedale di Siracusa ci sono ottimi medici e ottimo personale sanitario e qualcuno ho avuto la fortuna di incontrarlo, ma tra loro non si possono annoverare i protagonisti di questa storia” conclude la donna.
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