La Sicilia non avrà squadre ai play off scudetto di pallanuoto maschile: l’Ortigia, sconfitto a Trieste per 9-6 termina la sua corsa al quinto posto. La squadra di Piccardo, terza alla vigilia del match di ieri, è scivolata al quinto posto beffata non solo dai giuliani ma anche dalla Rari Nantes Savona che ha espugnato l’Olimpica di Palermo battendo 11-12 il Telimar. I palermitani erano già fuori dalla lotta play off dopo la sconfitta nel derby con l’Ortigia nel turno precedenza. Decisivi per i finalisti di Len Euro Cup gli scontri diretti col Trieste.

Ortigia e Telimar, l’obiettivo è il quinto posto che vale l’Europa

Passano ai play off scudetto, quindi, Trieste (38 punti) e Savona (37) che fanno compagnia alla Pro Recco campione d’Europa (57) ed al Brescia (44) campione d’Italia. Le siciliane si devono accontentare dei play off per la quinta posizione. L’Ortigia giocherà a maggio la semifinale per il 5° posto contro il Quinto, prima del Round Retrocessione (8 forza del campionato), il Telimar affronterà la Rari Nantes Salerno. Le sfide si giocheranno il 6 ed il 14 maggio con eventuale bella il 18 maggio. Le vincenti si contenderanno il quinto posto che vale l’accesso in Len Euro Cup, competizione che ha visto le due compagini isolane protagoniste. Le gare della finalissima si disputeranno il 21 e 25 maggio con eventuale bella il 28.

Gioia Nuoto Catania

Festeggia solo la Nuoto Catania che battendo nettamente 16-8 la Lazio tra le mura amiche della piscina Scuderi conquista la salvezza diretta nel massimo campionato nazionale maschile al termine del Round Retrocessione. La Sicilia avrà sicuramente almeno tre squadre nella prossima edizione della massima serie. Ed il numero potrebbe anche crescere.

Amaro giuliano per l’Ortigia

All’Ortigia bastava anche un pareggio ma la Pallanuoto Trieste, sfruttando il fattore campo, ha vinto 9-6 effettuando il sorpasso all’ultima curva.

Partita molto combattuta sin da subito, la posta in palio è altissima e si vede, con le difese chiuse e la palla che in attacco pesa tantissimo. Entrambe le squadre sono un po’ contratte, il punteggio non cambia fino a 5’13, quando Mezzarobba porta avanti i giuliani.

Il portiere Tempesti stoppa i tentativi di raddoppio e Ferrero, su rigore, rimette in pari il match. A 1’10 dalla fine Inaba, in superiorità, trova il 2-1 che chiude il primo parziale.

Biancoverdi sotto di due reti a metà gara

Nel secondo tempo, fallo di Vidovic a metà vasca, con espulsione e controfuga di Inaba, che segna il 3-1. L’Ortigia reagisce subito e Rossi, in superiorità, accorcia nuovamente le distanze, quindi ancora Inaba, su rigore, rimette Trieste a +2. I biancoverdi sono un po’ statici in attacco e i padroni di casa ne approfittano in ripartenza, con una bella azione finalizzata da Mladossich. A 4 secondi dalla sirena ci pensa Ciccio Condemi a fermare la fuga triestina. A metà gara l’Ortigia è sotto 5-3.

Riscossa biancoverde, l’Ortigia ritrova il pareggio

Nel terzo parziale, Rossi, con l’uomo in più, segna il quarto gol biancoverde, mentre poco dopo è un grandioso Tempesti a parare un rigore a Inaba. A poco più di un minuto dalla fine del tempo, Cassia realizza il 5-5 al termine di una bella manovra con l’uomo in più. Con questo punteggio finisce la terza frazione di una gara estremamente combattuta tra due squadre che fino a quel momento si sono equivalse.

Nel quarto tempo, Trieste approfitta di due errori dell’Ortigia e, con Mezzarobba (5 metri), Buljubasic e lo scatenato Inaba, trova il +3. Colpo durissimo. Ferrero accorcia, poi l’Ortigia spreca una superiorità e Inaba, in controfuga, chiude il match sul 9-6.

Piccardo “Abbiamo giocato bene per tre tempi”

A fine gara, Stefano Piccardo, coach dell’Ortigia, commenta la sconfitta: “Abbiamo giocato tre tempi buoni, anche se all’inizio abbiamo patito la loro zona M e abbiamo attaccato male in certe situazioni. Poi nell’ultimo tempo abbiamo commesso due errori micidiali: con la difesa a M abbiamo preso una palla dentro che non dovevamo prendere e poi un contro-fallo in attacco con conseguente espulsione, con loro che poi sono andati a +2. Va comunque dato merito agli avversari che oggi hanno giocato meglio di noi. All’inizio siamo stati un po’ contratti, sia noi che loro abbiamo pagato l’importanza dell’evento. Poi abbiamo giocato, ma i due errori gravi commessi all’inizio del quarto tempo ci hanno portato a questo risultato negativo”.

L’allenatore biancoverde prosegue la sua analisi: “Ad ogni modo, questo è il nostro campionato, abbiamo perso a Trieste, dove hanno vinto solo Savona e Recco. Poi, se analizziamo il campionato, il punto dell’andata a Siracusa, quando ci mancavano due giocatori importanti, alla fine ha pesato tantissimo. Questa è una squadra giovane e sono contento di quello che i ragazzi hanno fatto durante tutta la stagione, oggi si poteva vincere o perdere, quindi comunque onore alla mia squadra. Ora ci riposiamo, poi ci prepariamo ad affrontare la prossima sfida”.

L’Ortigia adesso dovrà giocarsi l’ultimo posto disponibile per l’Euro Cup in una final four che prevede la semifinale con il Quinto a inizio maggio: “Se fossimo arrivati tra le prime quattro – afferma Piccardo – sarebbe stato un risultato pazzesco. Adesso giocheremo per il quinto posto. Nell’economia del campionato ci sta, noi non raggiungiamo il quarto posto per un solo punto. Per come era la classifica prima della gara, poteva accadere di tutto, si sapeva. Adesso bisogna azzerare tutto e pensare al prossimo turno e alle prossime gare, perché c’è in ballo l’Europa”.

Rossi “Trieste è sempre stato campo ostico”

Simone Rossi, Ortigia

Nel dopo partita parla anche il difensore biancoverde Simone Rossi: “Sapevamo che sarebbe stata una partita complicata. Venirsi a giocare qui un traguardo così importante era uno svantaggio grosso, perché da sempre Trieste è un campo ostico ed era normale che avrebbero fatto leva su tutto l’ambiente. Sono stati bravi, hanno meritato, perché nel quarto tempo ci hanno fatto 4-1. Il rammarico è che eravamo sul 5-5, abbiamo subito solo 5 gol in tre tempi e poi ne abbiamo presi 4 in uno. A inizio del quarto tempo ci eravamo detti di giocare fino alla fine, di non concedere contropiedi, poi siamo partiti e subito abbiamo fatto quello che non dovevamo. Questo fa rabbia. Gli abbiamo regalato due gol in contropiede. Si poteva evitare con una gestione della palla diversa, con calma. Ci sono momenti che anche se non arrivi al tiro non succede nulla. Noi abbiamo affrettato un movimento in entrata, con un passaggio sbagliato, e ci siamo aperti al contropiede. Non è colpa dei singoli, ciascuno ha fatto la sua parte. Purtroppo in questo tipo di partite gli episodi sono decisivi”.

Rossi conclude: “Adesso anche se è difficile, bisogna reagire. Fa rabbia pensare che avremmo meritato di disputare la semifinale scudetto, ma il campo ha deciso che dovevamo fare il percorso per il quinto posto, quindi giusto così. Perché abbiamo buttato punti con il Savona, con il Brescia e anche con il Trieste all’andata. Alla fine queste cose le paghi. Servirà da lezione per il futuro. Abbiamo una squadra che è un mix tra giovani e anziani, poi si vedrà cosa farà la società in futuro, chi rimarrà, chi se ne andrà, ma questo servirà da lezione a tutti noi”.

Il tabellino, Ortigia crolla nel finale

Pallanuoto Trieste-C.C. Ortigia 9-6

Parziali: 2-1; 3-2; 0-2 e 4-1

Pallanuoto Trieste: Oliva, Podgornik, Petronio (Cap), Buljubasic 1, Vrlic, Jankovic, Bego, Mezzarobba 2, Razzi, Inaba 5, Bini, Mladossich 1, Cattarini. Allenatore: Daniele Bettini.

C.C. Ortigia: Tempesti, Cassia 1, F. Condemi 1, A. Condemi, Klikovac, Ferrero 2, Di Luciano, Gallo, Mirarchi, Rossi 2, Vidovic, Napolitano (Cap), Giribaldi. Allenatore: Stefano Piccardo.

Arbitri: Daniele Bianco (Rapallo, GE) e Vittorio Frauenfelder (Salerno)

Note. Superiorità numeriche: TRI 2/5 + 3 rig; ORT 3/7 + 1 rig. Espulsioni definitive: Vidovic (O) nel 4° tempo per raggiunto limite di falli.

Telimar lotta ma perde di rigore col Savona

Risultato negativo anche per il Telimar che chiude con un altro match tiratissimo fino all’ultimo secondo il suo cammino nel Round Scudetto. Alla Piscina Olimpica Comunale di Palermo la squadra allenata da Marco Baldineti cede misura alla Rari Nantes Savona per 11-12. A decidere l’incontro, il rigore segnato da Fondelli a 12” dalla sirena, con Del Basso tra i pali a provare a difendere strenuamente un pareggio che sarebbe stato, forse, il risultato più giusto.

La partita, che vede i padroni di casa schierare in porta William Washburn al posto dell’infortunato azzurro Gianmarco Nicosia, è nervosa seppur spettacolare e regala diversi colpi di scena, con continui ribaltamenti di fronte e ben sette tiri dai cinque metri assegnati dalla coppia arbitrale formata da Navarra e Calabrò.

Sesto posto nella regular season per il Telimar

Il Club dell’Addaura conclude, così, la Regular Season a quota 32 punti complessivi, con 266 goal fatti e 232 subiti. Nelle sette giornate del Round Scudetto se ne contano 64 fatti e 62 subiti. Da sottolineare il pareggio con il Brescia, le sconfitte di misura con Trieste, Ortigia e Savona e la buona prestazione contro il Recco, che ha vinto 13-8).

Avvio positivo per i palermitani

Parte forte il Telimar che va a segno con una bella girata sotto porta di Marziali, ma a metà del primo tempo Rizzo riporta equilibrio in partita. Ottima difesa e pressing alto dei padroni di casa che chiudono la prima frazione sul 2-1 per la rete su uomo in più di Basic.

Il secondo tempo vede tanti contro-falli fischiati ad entrambe le compagini, con i liguri che agguantano il 2-2 con Fondelli in superiorità numerica e in controfuga si portano sul 2-3 con Campopiano. Il vantaggio dura poco, perché il club dell’Addaura, spinto dal proprio pubblico, pareggia i conti con Marziali su uomo in più e si porta sul 4-3 con un tiro da posizione 3 del vice capitano Di Patti, ma alla pausa lunga si va ancora in situazione di parità per il goal in più di Patchaliev.

Savona ribalta la situazione

Dopo l’inversione di vasca, è Fondelli a spuntarla con un tiro angolato per il 4-5, ma i padroni di casa ribattono subito su rigore con Irving per il fallo commesso da Iocchi Gratta su Marziali.

Ancora lo statunitense trasforma dai cinque metri per un altro fallo commesso da Molina Rios sul centroboa di casa. Di Patti tarda a raggiungere il pozzetto e rigore fischiato anche per il Savona, che trasforma con Fondelli per il 6-6.

Il Telimar si riporta avanti con Basic in più. In rapida successione altri due rigori assegnati al Savona per lo stesso motivo: prima Vlahovic, poi Irving, si attardano ad uscire e Fondelli firma altre due volte per il sorpasso del 7-8. Il Savona va sul +2 con Bruni quando manca 1’ al termine del terzo tempo. Irving su rigore per fallo su Marziali da parte di Fondelli chiude il terzo periodo sull’8-9.

Il Savona prova di nuovo ad allungare con Campopiano in più per l’8-10 in avvio degli ultimi otto minuti di gioco. Lo Cascio in più accorcia, però, le distanze. Il Telimar non molla e, anzi, pareggia i conti con Basic in più e successivamente con Lo Dico in superiorità va sull’11-10 a 2’20 dalla fine.

La partita è più viva che mai e Rizzo in più a 1’48 dalla sirena riacciuffa i padroni di casa. A decidere il match è un altro rigore, il quarto per il Savona, fischiato a Washburn, autore di un’ottima prestazione. A difendere i pali va Del Basso, ma Fondelli segna l’11-12 che chiude il match.

Marziali “Partite durissime, ora ci concentriamo per il finale di stagione”

“Queste del Round Scudetto – dice il centroboa del Telimar, Luca Marziali – sono state partite durissime, giocate punto su punto, decise da episodi. Adesso, però, avremo il tempo per recuperare gli infortunati e puntare al quinto posto, che vale l’Europa per il secondo anno consecutivo. Il bilancio di stagione è assolutamente positivo – sottolinea –. Nessuno all’esordio era riuscito ad arrivare in finale in Len Euro Cup. Noi, sì. E giocando alla pari contro Savona, Ortigia e Trieste abbiamo dimostrato quanto cosa siamo in grado di fare, quanto valiamo in Campionato, ma anche in Coppa Italia, con il podio sfiorato proprio contro il Savona”.

Giliberti “Partita tiratissima, peccato per il risultato”

Marcello Giliberti, presidente del Telimar

Marcello Giliberti, il presidente del Telimar commenta a fine gare. “Purtroppo dopo una eccellente partita giocata dai miei ragazzi con grande voglia ed intensità, è arrivata una sconfitta di uno. Una partita tiratissima e di ottimo livello – osserva il massimo dirigente palermitano – in cui il pareggio finale sarebbe stato il risultato più giusto. Da segnalare certamente una fiscalità eccessiva, risultata alla fine determinante, da parte della coppia arbitrale che ci ha assegnato contro ben quattro rigori perché i nostri espulsi ritardavano a loro avviso ad uscire dal campo di gioco. Quella ad Irving assolutamente centrata, mentre quella comminata a Di Patti, che ne ha comportato la terza espulsione, quando lui era già fuori dal rettangolo, quella comminata a Vlahovic, che il nostro bravo croato non aveva visto perché fischiatagli quando era sott’acqua, e quella assegnata perché Washburn nella confusione generale non aveva capito cosa fosse stato fischiato, sono state davvero pesanti. Anche perché subite tutte negli ultimi due tempi. Ora ci ricaricheremo in questi quindici giorni di break di campionato, perché abbiamo appena terminato un periodo intensissimo partito ad inizio gennaio, fra A1, Coppa Italia e Len Euro Cup, che certamente ci ha fatto crescere tantissimo, ma che è stato davvero pesante”.

Il tabellino, decide Fondelli dai cinque metri

Telimarr-RN Savona 11-12

Telimar: Washburn, Del Basso, Fabiano, Di Patti 1, Occhione, Vlahovic, Giliberti, Marziali 2, Lo Cascio 1, Irving 4 (3 rig.), Lo Dico 1, Basic 2, De Totero – Allenatore: Marco Baldineti.

RN Savona: Massaro, Rocchi, Patchaliev 1, Vuskovic, Molina Rios, Rizzo 2, Caldieri, Bruni 1, Campopiano 2, Fondelli 6 (4 rig.), Iocchi Gratta, Urbinati, Giovanetti – Allenatore: Alberto Angelini.

Arbitri: Bruno Navarra, di Roma, e Massimo Calabrò, di Macerata (CE) – Delegato: Giovanni Del Bosco

Parziali: 2-1; 2-3; 4-5 e 3-3.

Note. Superiorità: Telimar 5/12 + 3 rigori; RN Savona 4/13 + 4 rigori. Usciti per limite di falli Di Patti (Telimar) nel III tempo, Occhione (Telimar), Rocchi (RN Savona), Vlahovic, Basic, Irving (Telimar), Molina Rios (RN Savona), nel IV tempo. Spettatori: 300 circa.

Nuoto Catania travolge la Lazio e si salva

In uno dei giorni sportivamente più tristi per Catania (lo storico club calcistico è stato estromesso dalla serie C), la pallanuoto regala una grande gioia. La Nuoto Catania resta in serie A1 battendo alla Piscina Scuderi la Lazio per 16-8.

Gol e spettacolo per la vittoria che sancisce la salvezza diretta della squadra rossazzurra. Vittoria e salvezza meritate per ciò che si è visto in acqua e per quanto mostrato dal Sette allenato da Giuseppe Dato soprattutto nelle partite del Round Retrocessione. Si è vista una squadra forte, solida e dalle grandi capacità tecniche e tattiche.

Capitan Kacar, ritornato in acqua dopo diverse settimane fuori per via di un problema fisico è stato protagonista in vasca.

Nuoto Catania prende subito il largo

Nel primo tempo i padroni di casa hanno fatto capire subito le loro intenzioni. Ed hanno preso il largo con un parziale netto di 5-1.

All’inizio della seconda frazione va a segno la Lazio con Plumpton 5-2, gli etnei rispondono con Samuele Catania 6-2. Poco dopo viene assegnato un rigore alla Lazio che viene parato dal portiere Caruso. Subito dopo altro rigore in favore dei laziali ma Caruso respinge nuovamente.

Poco dopo è ancora Samuele Catania ad andare a segno siglando la rete del 7-2, la Lazio trova la conclusione con Ferrante 7-3. Chiude la seconda frazione la rete di La Rosa 8-3.

Nella terza frazione dopo la rete di Leporale per gli ospiti 8-4, continua il dominio rossazzurro con le reti di Giorgio Torrisi 9-4, Alessio Privitera 10-4, a chiudere il terzo tempo di gioco le reti laziali di Augusti e Checchini 10-6.

Nel finale etnei dilagano

La rete di Giorgio La Rosa apre l’ultimo quarto 11-6, la doppietta di Eugenio Russo porta l’Adr Nuoto Catania sul 13-6. Poco dopo è Privitera a siglare la rete del 14-6.

La Lazio accorcia segnando due reti: la prima con Leporale 14-7 e la seconda con Plumpton 14-8, ma sono le reti rossazzurre di Eskert e Privitera a determinare il risultato finale 16-8. A difendere la porta a metà del quarto tempo è stato il portiere rossazzurro Baggi Necchi.

Torrisi “Abbiamo meritato ampiamente la salvezza”

Queste le parole del presidente Mario Torrisi: “È stata una grande partita, abbiamo dimostrato di essere nettamente più forti delle squadre che stanno in questo girone. Credo che abbiamo meritato ampiamente la salvezza diretta, e che se non avessimo avuto qualche passaggio a vuoto a metà campionato saremmo stati nell’altro girone. Sono felice perché ho visto un gruppo straordinario, e un gruppo locale fortissimo. Noi possiamo ancora migliorare e puntare in alto. Adesso però è tempo di festeggiare, ci sarà tempo per riflettere e pensare alla prossima stagione”.

Il presidente prosegue: “Voglio rivolgere un ringraziamento particolare al nostro tecnico Peppe Dato, che ha condotto in maniera straordinaria questa squadra, e un grande ringraziamento anche a Nenad Kacar che anche oggi, dopo l’infortunio in settimana di Banicevic, ha dato disponibilità (nonostante il suo di infortunio) ad essere in campo rischiando anche a livello personale e fisico”.

La dedica ai ragazzi ed alla città di Catania

Il presidente Torrisi ha dedicato la vittoria ai ragazzi e alla città di Catania: “Dedico la vittoria a tutti i ragazzi e alla città, in un momento doloroso per me e per tutti gli sportivi, mi riferisco alle vicende legate al Calcio Catania, credo che sia importante per questa città, far diventare la Nuoto Catania, che è l’emblema dello sport a Catania, patrimonio di tutti e della città”.

Dato “Salvezza meritata sul campo”

Giuseppe Dato, il tecnico della Nuoto Catania, ha detto la sua. “Abbiamo meritato sul campo questa salvezza diretta, è vero poteva arrivare anche prima ma reggere e a gestire la delusione e la pressione dopo la gara di mercoledì riuscendo a raccogliere le giuste energie per la sfida di oggi è il segnale che dietro c’è una squadra che ha una consistenza umana importante.  Oggi abbiamo disputato una bella gara sotto tutti gli aspetti, mettendo in mostra una grande forza di volontà”.

Per quanto riguarda la dedica di questa salvezza diretta Dato risponde: “Dovrei nominare moltissime persone, in primis la società, i dirigenti ecc. mi sento di dire che vedere capitan Kacar in acqua è motivo di grande gioia”.

Queste le parole di Giorgio Torrisi, vicecapitano del match: “Dopo tutto quello che abbiamo espresso durante questo campionato meritavamo di salvarci prima, però oggi eravamo uniti e certi del raggiungimento del nostro obiettivo, la salvezza!  Dedico questa vittoria ai miei compagni e alla società che fa sempre grandi sacrifici, una dedica la rivolgo a Nenad Kacar, capitano e mio fraterno amico, che oggi è rientrato in gruppo, e che spero possa risolvere presto il suo problema fisico. Sicuramente ha sofferto tanto lontano da noi in queste ultime e importanti gare”.

Il tabellino, match archiviato a metà gara

Adr Nuoto Catania-Ss Lazio 16-8

Parziali: 5-1; 3-2; 2-3 e 6-2.

Adr Nuoto Catania: E. Caruso, G. Generini, N. Eskert 1, G. La Rosa 3, Trovato 1, R. Torrisi, G. Torrisi 3, M. Ferlito, N. Kacar, A. Privitera 3, E. Russo 2, S. Catania 3, T. Baggi-Necchi. Allenatore: Dato.

Ss Lazio Nuoto: M. Rossa, M. Ferrante 1, B. Plumpton 1, J. Gambin, A. Vitale, L. Marini, D. Caponero, V. Paskovic, M. Leporale 3, S. Augusti 2, L. Checchini 1, A. Nenni, M. Serra. Allenatore: Sebastianutti.

Arbitri: Guarracino e Rovida

Note. Usciti per limite di falli Vitale (L) nel terzo tempo e Torrisi G. nel quarto tempo. Superiorità numeriche: Nuoto Catania 7/14; SS Lazio Nuoto 3/13. Nel secondo tempo Caruso (C) para un rigore a Vitale (L) ed uno a Paskovic (L). Spettatori 200 circa.

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