La “Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico” promuove i siti e le destinazioni di richiamo archeologico, favorisce la commercializzazione, contribuisce alla destagionalizzazione e a incrementare le opportunità economiche.
La mostra illustra ai visitatori il mondo romano in età imperiale immediatamente prima l'eruzione del Vesuvio del 79 d,C. che distrusse le città di Pompei ed Ercolano.
All’incontro, diviso in quattro sessioni, parteciperanno ventotto studiosi che hanno operato, e operano, nei territori in cui archeologi importanti avevano intrapreso le loro ricerche
"Sebastiano Tusa ci lascia il 10 marzo, il giorno che la storia ricorda come la data della celebre Battaglia della Egadi, che tra tutte le scoperte della sua lunga carriera, era quella di cui andava più orgoglioso".
Riscoperto di recente, in seguito ad operazioni di pulizia (tagliati alti arbusti ed erbacce), domenica prossima sarà riaperto al pubblico il "Complesso dei Niccolini", una vasta area archeologica con arcosoli e catacombe cristiane accanto al cimitero di Marsala.
La mostra occupa i tre saloni del primo piano del museo archeologico e racchiude una vasta selezione di opere e reperti donati all’allora Museo di Palermo dai sovrani Borbone Francesco I e Ferdinando II oltre a diverse opere provenienti da scavi finanziati dai reali a Pompei, Ercolano e Torre del Greco.
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grazie alla segnalazione di un cittadino appassionato di immersioni
La componente aeronavale del Corpo offre un importante contributo sinergico nell'espletamento dell'attività di vigilanza nelle principali aree archeologiche marine e nel recupero di opere sommerse, attraverso l'impiego di militari sommozzatori.
Nato dall'iniziativa di un gruppo di volontari dell'Archeoclub locale guidati da Emilia Bella, la struttura rappresenta un modello di eccellenza e di collaborazione tra iniziativa privata e pubblica amministrazione.
"Lo scavo in corso suggerisce che la presenza umana sull'acropoli di Selinunte sia diversi millenni più antica rispetto a quanto fin qui ipotizzato". Lo dice l'archeologo Clemente Marconi.
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al lavoro le università di new york e la statale di milano
Vengono esposti al pubblico, per la prima volta dopo circa 70 anni, alcuni dipinti di varia cronologia, che fanno parte delle donazioni dei nobili signori siciliani.
"Verosimilmente - spiega Pallotta - era un susseguirsi di templi e di vasche colme di limpida acqua sorgiva che ruscellava verso il mare africano per offrire prezioso ristoro ai viaggiatori di confine".
Marconi, che al parco archeologico svolge campagne di scavi dal 2006, in particolare al tempio R il più antico di Selinunte e che risale al 590 avanti Cristo, è pronipote di Jole Bovio Marconi che ha contribuito alla ricostruzione del tempio di Hera.
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servirà ad elaborare una mappa del parco a più dimensioni
E' stata avviata una ricerca nell'area della città antica della Valle dei Templi, che prevede la realizzazione di una mappa ad altissima risoluzione del parco archeologico, in due e tre dimensioni, attraverso l'utilizzo di strumenti multispettrali avanzati e di due tipi di drone: un velivolo come l'e-bee e un quadricopter per i voli a bassa quota.
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l'antica città greco-romana si trova vicino a tusa
L'obiettivo dei ricercatori è quello di riportare alla luce le strutture del tempio attribuito ad Apollo, solo parzialmente individuate negli anni Cinquanta del secolo scorso dall'archeologo Gianfilippo Carrettoni. Le ricerche non furono proseguite.
La ricerca è finalizzata a definire meglio i dati di cronologia assoluta relativi alla costruzione ed all'abbandono del teatro ed avrà la durata di tre settimane.