Nella notte delle stelle cadenti sono invitati lettori, poeti, amatori a far da protagonisti declamando una poesia, edita o inedita, che abbia come tema la notte, le stelle, i desideri, l’amore e le poesie del mondo.

I quattro programmi, inseriti nella cornice di tre preziosi spazi architettonici del centro storico cittadino, formano un breve itinerario storico alla scoperta del repertorio dedicato al genere del quartetto d'archi.

Durante una narrazione accompagnata da musiche suggestive sarete coinvolti nella vita e nei sentimenti di personaggi del passato e percepirete in un modo del tutto particolare il significato nascosto dei capolavori di Serpotta e Caravaggio.

C'è tempo sino al 17 febbraio per presentare le proposte progettuali di partecipazione alla Settimana delle Culture che si svolgerà a Palermo dall'11 al 19 maggio.

Saranno svelate, a chi volesse partecipare, storie curiose e leggende custodite a partire dal chiostro con la fontana settecentesca fino all'interno tra gli stucchi e la presenza/assenza della Natività del Caravaggio.

Alla compattezza delle forme caravaggesche, scolpite nel buio da una luce tagliente, si sostituisce cosí una visione sfaldata, che ricorda peraltro certi esiti già seicenteschi della ricezione di Caravaggio (un nome per tutti: Giovanni Serodine).

La “Natività”, il cui valore di mercato si aggirerebbe oggi intorno ai 30 milioni di euro, è inserita nella lista dei dieci capolavori più ricercati dalle polizie di tutto il mondo.

Nella notte delle stelle cadenti sono invitati lettori, poeti, amatori a far da protagonisti declamando una poesia, edita o inedita, che abbia come tema: la notte, le stelle, i desideri, l’amore e le poesie del mondo.

Progetto del Conservatorio “Vincenzo Bellini” di Palermo in collaborazione con gli Amici dei Musei Siciliani, l'Arcidiocesi di Palermo e l'Associazione Culturale Agorarte, inserito quest'anno tra le manifestazioni per Palermo città italiana della cultura.

Attraverso l'impiego del ricamo e delle tecniche di tessitura, Graziella Vruna si serve dell’alternanza di pieni e di vuoti, del susseguirsi di segni e linee, per rappresentare il segno del tempo che, scorrendo, traccia il suo percorso.

Mantenendo tema e dimensioni del perduto capolavoro di Caravaggio, Daniele Franzella ha dato forma a una nuova Natività; un’opera composita ed estremamente originale, in cui storia e contemporaneità si fondono in un immaginario fiabesco.

Un intero weekend per vedere se esiste davvero, citando Calvino, una “città invisibile” le cui tracce sono nella toponomastica, negli usi e costumi di cui talvolta si è dimenticata l’origine.

53, 27, 74, 46, 19 è la cinquina estratta sulla ruota di Palermo di sabato scorso; cinque numeri molto particolari perché ad essi sono abbinati cinque dei novanta luoghi inseriti ne “Le Vie dei Tesori”.

Nella notte delle stelle cadenti e della poesia sono invitati lettori, poeti, amatori a far da protagonisti declamando una poesia, edita o inedita, che abbia come tema: la notte, le stelle, i desideri, l’amore e le poesie del mondo.

Nella notte delle stelle cadenti sono invitati lettori, poeti, amatori a far da protagonisti declamando versi, editi o inediti, che abbiano come tema le poesie del mondo.

Traendo spunto dalle virtù plastiche dell’oratorio di san Lorenzo, Andrea Buglisi approda con grande inventiva a inedite figurazioni, immagini vivaci e ironiche che ammiccano al mondo della grafica e dell’illustrazione scientifica.

Al furto della Natività di Caravaggio, mai più ritrovata, è ispirata l’opera in programma al Teatro Massimo di Palermo sabato 5 e domenica 6 marzo, in prima esecuzione assoluta.

L’esposizione propone una serie di lavori inediti, realizzati appositamente per la mostra: otto tableaux con composizioni retroilluminate e un video per raccontare frammenti di quotidianità.

Ad essere esposta è un’inusuale variante della serie “Trance”, una copiosa produzione di ritratti a olio raffiguranti un unico soggetto, le ex-compagne di collegio di Greta, il cui segno distintivo è un severo outfit composto da camice nero, colletto bianco e ordinati capelli raccolti.

L’Associazione Amici dei Musei Siciliani organizza Le Vertus Vivantes, un racconto teatralizzato sullo stile dei Tableaux Vivants che prende spunto dalle magnifiche decorazioni in stucco; dodici Virtù narreranno la loro essenza.