L'esplosione dell'ordigno si è verificata questa notte in via Pietro Novelli, nella zona nord di Siracusa. Acquisite le immagini delle telecamere di sicurezza
le richieste pendenti all'assessorato regionale alla famiglia sono inevase dal 2016 e l’ultimo anno pagato risulta il 2015. A denunciarlo è l’Assci, Associazione per lo sviluppo e la salvaguardia del credito alle imprese.
Aveva il controllo della vendita di prodotti ittici ai ristoranti di Mondello, località balneare di Palermo, Giuseppe Serio, fermato oggi per mafia ed estorsione nell’ambito dell’inchiesta sulla ricostituzione della Commissione […]
"Ci siamo battuti contro questi tagli in commissione Bilancio alla presenza del governo - proseguono Lupo e Gucciardi - e ci batteremo anche in aula perché la lotta alla criminalità ed alla cultura mafiosa passa dai segnali che la politica e le istituzioni mandano alla società, e innanzitutto dai fatti concreti”.
"Prima ancora che da rappresentanti delle Istituzioni ci saremo da cittadini liberi e vicini ad un dramma tanto serio". Così l’on.le Michele Mancuso, del Gruppo Parlamentare di Forza Italia all'Assemblea Regionale Siciliana.
Di "ritorno all'anno zero" nella reazione della società al reacket parlano gli avvocati Ugo Forello e Valerio D'Antoni che difendono il solo commerciante che ha scelto di partecipare al processo.
di
Redazione
tra gli obiettivi la sensibilizzazione nelle scuole sulla libertà delle imprese
“Il nostro primo obiettivo – dice Nino Tilotta – è quello di rafforzare il rapporto e la collaborazione con le forze dell’ordine e la magistratura e offrire un affidabile ed efficace sostegno alle vittime di racket, usura e corruzione".
L'ombra del racket nell'incendio a Belmonte Mezzagno che ha distrutto 14 auto e decine di copertoni. Tranciata la recinzione e trovata bottiglia con dentro la benzina. Indagano i carabinieri.
Dopo avere trascorso 30 anni della sua vita, 10 dei quali a combattere contro l’usuraio e altri 20 contro il Tribunale, finalmente il Bar del Bivio torna in possesso di Emanuela Alaimo e della sua famiglia.
L'imprenditore, che aveva denunciato i suoi estorsori in Sicilia, divenuto dunque paladino antimafia, aveva presentato altre due denunce a Milano. Per La Procura gli episodi non sono riconducibili a minacce mafiose ma a fatti di assoluta normalità.