Per il delegato per il settore Alberghi e Turismo, Giuseppe Corvaia, "le imprese messe al tappeto dalla pandemia restano con un pugno di mosche in mano"
"Il disastro si riassume con questa sintesi: più tasse, più rifiuti. E questo è il risultato della mancanza di programmazione di strutture e impianti, del fallimento di una gestione ordinaria senza la mancanza di un modello organizzativo valido che faccia leva su ricerca e tecnologie avanzate"
Alessandro Albanese, vicepresidente vicario di Sicindustria, spinge affinché la Sicilia acceleri sulla ripartenza in sicurezza, perché qualsiasi provvedimento di natura economica avrà effetto se il Paese esce dalla crisi sanitaria.
“Non siamo più disponibili ad alcuna collaborazione con lo Stato se non si modifica radicalmente l’approccio nei confronti di imprese e lavoratori. Il governo Draghi cambi passo e metodo”.
Un investimento privato di quasi 14 milioni di euro bloccato, dopo una attesa di ben 4 anni, per un parere negativo rilasciato dalla Commissione tecnica specialistica dell’assessorato regionale al territorio e ambiente nell’ambito di un procedimento di Valutazione di impatto ambientale.
Sicindustria ha chiesto al presidente della Regione, Nello Musumeci, e all’assessore alla Salute, Ruggero Razza, il riconoscimento anche per quest’anno, a titolo di ristoro, del 90 per cento della quota di budget
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Redazione
chiesto incontro al governatore musumeci e all'assessore turano
“Settori tradizionalmente driver di sviluppo - sottolineano le associazioni - sono stati colpiti duramente tanto che assistiamo a una crescita progressiva del numero di imprese che non sono più in condizioni di riaprire".
L’organizzazione del B20 è stata affidata a Confindustria. E 5 imprenditori di Sicindustria siederanno ai tavoli che da domani saranno al lavoro per elaborare le proposte che il mondo economico rivolge ai leader politici.
Turano spiega che "a oggi sono in corso d'opera 11 dei 20 cantieri per la riqualificazione e messa in sicurezza degli agglomerati industriali dei vari distretti siciliani, per un finanziamento complessivo di 50 milioni di euro che rientrano nei fondi del 'Patto per la Sicilia'".
La pandemia nella sua seconda ondata sta producendo conseguenze devastanti sul piano dell’organizzazione aziendale sui fatturati e sulla produttività delle aziende per due ragioni principali: i ritardi nei tamponi e il vuoto normativo sul trattamento della quarantena e dell’isolamento.
In base ai dati di Invitalia, aggiornati ad ottobre 2020, complessivamente i progetti di start up o di sviluppo di impresa approvati sono 6.519, per un totale di 443 milioni di euro di investimenti attivati che hanno permesso di occupare quasi 25mila persone.
Il provvedimento a firma dell’assessore regionale per la Salute, Ruggero Razza, prevede inoltre la possibilità per le strutture socio sanitarie accreditate e per le Rsa di “reclutare personale medico, infermieristico e ausiliare, mediante il ricorso a forme di esternalizzazione del servizio”.
“Come Sicindustria ha evidenziato la scorsa settimana – dice Piscopo – in Sicilia c’è una grossa fetta di microimprese che per dimensioni, organizzazione interna, e le diverse criticità legate all’attuale situazione, non sono state nelle condizioni di concorrere ai bandi, pur avendone i requisiti richiesti"
"In un momento così critico per il Paese – conclude Alessandro Albanese, vicepresidente vicario di Sicindustria - è fondamentale che il Governo affronti il tema dei ristori in maniera completa e che tuteli tutte le realtà produttive locali per ora soffrono sotto i colpi straordinari dalle ultime restrizioni”.
Gli imprenditori siciliani, raccolti nelle sigle di Sicindustria, Confindustria Catania e Confindustria Siracusa, hanno lanciato un appello al Presidente della Regione ed al Governo nazionale, per far uscire l'isola dall'emergenza.
"Auspichiamo – affermano Sicindustria, Confindustria Catania e Confindustria Siracusa – che venga fatta una analisi critica dei parametri che ci hanno condotto nella fascia arancione al fine di mettere in atto misure che ci consentano di tutelare la salute e di affrontare il tema della tenuta del sistema economico e sociale".