MILANO (ITALPRESS) – La bandiera di Webuild sventola sulle cime del Broad Peak, uno dei 12 giganti della terra, le montagne che superano gli 8 mila metri di altezza. A portarla a 8.047 metri sul livello del mare, a pochi passi dalla vetta di uno dei massicci della catena del Karatorum, sul confine tra Cina e Pakistan, è stato Mattia Conte, uno scalatore non professionista che ha realizzato l’impresa senza l’ausilio di bombole d’ossigeno.
La sfida è stata promossa dal Gruppo Webuild con l’obiettivo di donare fondi a una struttura di accoglienza per l’infanzia ad Addis Abeba in Etiopia.
L’incontro tra Webuild e Mattia Conte nasce nei cantieri del GERD (Grand Ethiopian Renaissance Dam), in Etiopia, la più grande diga africana sul Nilo Azzurro che il Gruppo Webuild sta costruendo. E’ qui che l’alpinista ha addestrato i tecnici specializzati di Webuild per le operazioni in altezza, essenziali per portare a termine un’opera destinata a dare vita all’impianto idroelettrico più grande d’Africa, con una capacità installata complessiva di 5.150MW e una produzione media stimata di 15.700 Gwh/anno.
Un vero e proprio polo energetico che permetterà al Paese di generare ed esportare energia pulita e rinnovabile, evitando al contempo l’emissione di oltre 2 milioni di CO2 l’anno.
Tecnica, dedizione, coraggio, passione e determinazione, sono tutti fattori comuni all’alpinismo, ma anche alle costruzioni complesse, opere sfidanti che chiedono all’uomo di raggiungere e a volte superare i limiti già raggiunti in ingegneria, sempre in sicurezza. Condizioni ambientali estreme sono spesso affrontate nei grandi cantieri del Gruppo, dai deserti del Medio Oriente dove Webuild ha costruito grandi metropolitane, ai territori immersi nella neve e nel ghiaccio dell’Islanda, dove ha costruito la centrale idroelettrica di Karahnjukar.
Webuild è tra i principali player su scala mondiale nel settore dell’energia idroelettrica. I progetti idroelettrici oggi in corso di realizzazione da parte del Gruppo, una volta ultimati, permetteranno di generare 14.000MW di nuova potenza installata rinnovabile e garantiranno energia pulita e a basso costo per decine di milioni di persone nel mondo. Tra i progetti in corso, anche Snowy 2.0 in Australia, impianto idroelettrico che permetterà di servire contemporaneamente 500.000 case nei periodi di picco della domanda di energia.
La sfida è stata promossa dal Gruppo Webuild con l’obiettivo di donare fondi a una struttura di accoglienza per l’infanzia ad Addis Abeba in Etiopia.
L’incontro tra Webuild e Mattia Conte nasce nei cantieri del GERD (Grand Ethiopian Renaissance Dam), in Etiopia, la più grande diga africana sul Nilo Azzurro che il Gruppo Webuild sta costruendo. E’ qui che l’alpinista ha addestrato i tecnici specializzati di Webuild per le operazioni in altezza, essenziali per portare a termine un’opera destinata a dare vita all’impianto idroelettrico più grande d’Africa, con una capacità installata complessiva di 5.150MW e una produzione media stimata di 15.700 Gwh/anno.
Un vero e proprio polo energetico che permetterà al Paese di generare ed esportare energia pulita e rinnovabile, evitando al contempo l’emissione di oltre 2 milioni di CO2 l’anno.
Tecnica, dedizione, coraggio, passione e determinazione, sono tutti fattori comuni all’alpinismo, ma anche alle costruzioni complesse, opere sfidanti che chiedono all’uomo di raggiungere e a volte superare i limiti già raggiunti in ingegneria, sempre in sicurezza. Condizioni ambientali estreme sono spesso affrontate nei grandi cantieri del Gruppo, dai deserti del Medio Oriente dove Webuild ha costruito grandi metropolitane, ai territori immersi nella neve e nel ghiaccio dell’Islanda, dove ha costruito la centrale idroelettrica di Karahnjukar.
Webuild è tra i principali player su scala mondiale nel settore dell’energia idroelettrica. I progetti idroelettrici oggi in corso di realizzazione da parte del Gruppo, una volta ultimati, permetteranno di generare 14.000MW di nuova potenza installata rinnovabile e garantiranno energia pulita e a basso costo per decine di milioni di persone nel mondo. Tra i progetti in corso, anche Snowy 2.0 in Australia, impianto idroelettrico che permetterà di servire contemporaneamente 500.000 case nei periodi di picco della domanda di energia.
– foto ufficio stampa Webuild –
(ITALPRESS).
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