KIEV (UCRAINA) (ITALPRESS) – Il conflitto nell’Est del paese, le sorti di Mariupol e il timore per un possibile uso di armi chimiche. La guerra in Ucraina, al giorno numero quarantotto, porta con sè ancora terrore, morte e distruzione. E per affrontare l’esercito russo, il paese chiede ancora armi ai partner.
“E’ probabile che in futuro il nemico cercherà di prendere il controllo della città di Mariupol, catturare Popasna e lanciare un’offensiva in direzione di Kurakhove per raggiungere i confini amministrativi della regione di Donetsk”, ha affermato lo Stato maggiore delle forze armate ucraine nell’ultimo aggiornamento, aggiungendo che nelle regioni di Donetsk e Lugansk, i soldati ucraini “hanno respinto sei attacchi nemici”.
Per l’intelligence britannica “i combattimenti nell’Ucraina orientale si intensificheranno nelle prossime due o tre settimane mentre la Russia continua a concentrare i suoi sforzi lì. Gli attacchi russi – si legge ancora nell’aggiornamento dell’intelligence diffuso dal Ministero della Difesa del Regno Unito – rimangono concentrati sulle posizioni ucraine vicino a Donetsk e Lugansk con ulteriori combattimenti intorno a Kherson e Mykolaiv e una rinnovata spinta verso Kramatorsk”.
Intanto nelle ultime ore si è diffusa ancora la preoccupazione per un possibile uso di armi chimiche. Secondo quanto riferito dal battaglione Azov, citato da Kyiv Independent, a Mariupol sarebbero state usate sostanze tossiche contro le truppe ucraine. Sul tema delle armi chimiche si è soffermato anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Gli occupanti – ha detto Zelensky in un video – hanno rilasciato una nuova dichiarazione, che testimonia la loro preparazione per una nuova fase di terrore contro l’Ucraina e i nostri difensori. Uno dei portavoce degli occupanti ha affermato che potrebbero usare armi chimiche contro i difensori di Mariupol”, ha aggiunto. “Voglio ricordare ai leader mondiali – ha proseguito – che il possibile uso di armi chimiche da parte dell’esercito russo è già stato discusso. E già in quel momento significava che era necessario reagire all’aggressione russa in modo molto più duro e veloce”.
Il Dipartimento della Difesa statunitense ha fatto sapere di essere a conoscenza delle notizie diffuse in merito sui social media ma di non essere in grado di confermarle. “Queste notizie, se vere, sono profondamente preoccupanti – ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby, secondo quanto riportato dalla Cnn – e riflettono le preoccupazioni che abbiamo avuto sul potenziale della Russia di usare una varietà di agenti antisommossa, inclusi gas lacrimogeni miscelati con agenti chimici, in Ucraina”.
“E’ probabile che in futuro il nemico cercherà di prendere il controllo della città di Mariupol, catturare Popasna e lanciare un’offensiva in direzione di Kurakhove per raggiungere i confini amministrativi della regione di Donetsk”, ha affermato lo Stato maggiore delle forze armate ucraine nell’ultimo aggiornamento, aggiungendo che nelle regioni di Donetsk e Lugansk, i soldati ucraini “hanno respinto sei attacchi nemici”.
Per l’intelligence britannica “i combattimenti nell’Ucraina orientale si intensificheranno nelle prossime due o tre settimane mentre la Russia continua a concentrare i suoi sforzi lì. Gli attacchi russi – si legge ancora nell’aggiornamento dell’intelligence diffuso dal Ministero della Difesa del Regno Unito – rimangono concentrati sulle posizioni ucraine vicino a Donetsk e Lugansk con ulteriori combattimenti intorno a Kherson e Mykolaiv e una rinnovata spinta verso Kramatorsk”.
Intanto nelle ultime ore si è diffusa ancora la preoccupazione per un possibile uso di armi chimiche. Secondo quanto riferito dal battaglione Azov, citato da Kyiv Independent, a Mariupol sarebbero state usate sostanze tossiche contro le truppe ucraine. Sul tema delle armi chimiche si è soffermato anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Gli occupanti – ha detto Zelensky in un video – hanno rilasciato una nuova dichiarazione, che testimonia la loro preparazione per una nuova fase di terrore contro l’Ucraina e i nostri difensori. Uno dei portavoce degli occupanti ha affermato che potrebbero usare armi chimiche contro i difensori di Mariupol”, ha aggiunto. “Voglio ricordare ai leader mondiali – ha proseguito – che il possibile uso di armi chimiche da parte dell’esercito russo è già stato discusso. E già in quel momento significava che era necessario reagire all’aggressione russa in modo molto più duro e veloce”.
Il Dipartimento della Difesa statunitense ha fatto sapere di essere a conoscenza delle notizie diffuse in merito sui social media ma di non essere in grado di confermarle. “Queste notizie, se vere, sono profondamente preoccupanti – ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby, secondo quanto riportato dalla Cnn – e riflettono le preoccupazioni che abbiamo avuto sul potenziale della Russia di usare una varietà di agenti antisommossa, inclusi gas lacrimogeni miscelati con agenti chimici, in Ucraina”.
(ITALPRESS).
(Photo credit: agenziafotogramma.it)
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