• Mascherine contro il Covid19 e camici non certificati nel Lazio
  • La Guardia di Finanza di Roma ha eseguito tre arresti
  • Sequestro preventivo di beni per 22 milioni di euro a carico di tre arrestati e di una società milanese
  • La vicenda riguarda la fornitura di 5 milioni di mascherine e camici alla Protezione Civile

ROMA (ITALPRESS) – La Guardia di Finanza di Roma ha eseguito l’ordinanza di arresti domiciliari nei confronti di tre persone, indagate, a vario titolo, per frode nelle pubbliche forniture e truffa aggravata. Due di loro, anche per traffico di influenze illecite.
L’Autorità Giudiziaria ha anche, disposto il sequestro preventivo del profitto dei reati contestati, per un importo di quasi 22 milioni di euro, a carico dei 3 arrestati e di una società milanese, nei cui confronti è stata emessa la misura interdittiva del divieto di contrarre con la Pubblica Amministrazione.
A seguito di una segnalazione dell’Agenzia Regionale della Protezione Civile del Lazio alla Procura della Repubblica di Roma, i Finanzieri hanno ricostruito le vicende relative alla fornitura di 5 milioni di mascherine FFP2 e 430.000 camici alla Regione Lazio da parte della società nella prima fase dell’emergenza sanitaria (tra marzo e aprile 2020), per un prezzo complessivo di circa 22 milioni di euro.
A fronte dei contratti sottoscritti, che prevedevano la consegna di dispositivi di protezione individuale marcati e certificati CE, rientranti nella categoria merceologica di prodotti ad uso medicale, l’impresa milanese, che fino al mese di marzo 2020 era attiva soltanto nel settore dell’editoria ha, prima fornito documenti rilasciati da enti non rientranti tra gli organismi deputati per rilasciare la specifica attestazione e, successivamente, per superare le criticità emerse durante le procedure di sdoganamento della merce proveniente dalla Cina, ha prodotto falsi certificati di conformità.
(ITALPRESS).