ROMA (ITALPRESS) – “Non si arresta purtroppo la violenta aggressione contro l’Ucraina, un massacro insensato dove ogni giorno si ripetono scempi e atrocità. Non c’è giustificazione per questo. Supplico tutti gli attori della comunità internazionale perchè si impegnino davvero per far cessare questa guerra ripugnante”. Così Papa Francesco nella recita dell’Angelus.
“Anche questa settimana missili e bombe si sono abbattuti su civili, anziani, bambini e madri incinte. Sono andato a trovare i bambini feriti a Roma, innocenti. Penso ai milioni di rifugiati che devono fuggire lasciando indietro tutto e provo un grande dolore per quanti non hanno nemmeno la possibilità di scappare. Tanti nonni ammalati e poveri, separati dai propri familiari, tanti bambini e persone fragili restano a morire sotto le bombe senza poter ricevere aiuto e sicurezza, nemmeno nei rifugi antiaerei”, ha aggiunto. Per il Santo Padre “tutto questo è disumano, anzi anche sacrilego perchè va contro la sacralità della vita umana. Quella indifesa che va rispettata e protetta, non eliminata, che viene prima di qualsiasi strategia: è una crudeltà. Stiamo vicini a questo popolo martoriato, abbracciamolo con affetto, impegno concreto e preghiera. Non abituiamoci a guerra e violenza, non stanchiamoci di accogliere con generosità anche nei mesi che verranno. Pensiamo a queste donne che, col tempo senza lavoro e separate dai mariti, saranno cercate da avvoltoi della società: proteggiamole per favore”, ha concluso.
(ITALPRESS).
“Anche questa settimana missili e bombe si sono abbattuti su civili, anziani, bambini e madri incinte. Sono andato a trovare i bambini feriti a Roma, innocenti. Penso ai milioni di rifugiati che devono fuggire lasciando indietro tutto e provo un grande dolore per quanti non hanno nemmeno la possibilità di scappare. Tanti nonni ammalati e poveri, separati dai propri familiari, tanti bambini e persone fragili restano a morire sotto le bombe senza poter ricevere aiuto e sicurezza, nemmeno nei rifugi antiaerei”, ha aggiunto. Per il Santo Padre “tutto questo è disumano, anzi anche sacrilego perchè va contro la sacralità della vita umana. Quella indifesa che va rispettata e protetta, non eliminata, che viene prima di qualsiasi strategia: è una crudeltà. Stiamo vicini a questo popolo martoriato, abbracciamolo con affetto, impegno concreto e preghiera. Non abituiamoci a guerra e violenza, non stanchiamoci di accogliere con generosità anche nei mesi che verranno. Pensiamo a queste donne che, col tempo senza lavoro e separate dai mariti, saranno cercate da avvoltoi della società: proteggiamole per favore”, ha concluso.
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