In 6 arrestati dalla polizia di Trapani per immigrazione clandestina. Erano rientrati in territorio italiano pur avendone l’espresso divieto. Diversi di loro avevano anche fornito nomi falsi per cercare di sfuggire all’identificazione.

Tutti tunisini

L’operazione è scattata nell’ambito delle attività connesse al contrasto dell’immigrazione clandestina. Gli agenti della squadra mobile della questura di Trapani sono arrivati ad effettuare 6 arresti di cittadini stranieri negli ultimi giorni. In particolare i migranti, tutti di nazionalità tunisina, erano tutti destinatari di divieti di reingresso. Alcuni di loro soccorsi al largo delle coste Trapanesi.

Procedure identificazione difficoltose

Gli agenti della polizia di Stato hanno portato avanti estenuanti procedure di identificazione. Non è stato facile perché i 6 hanno fornito numerosi nomi non di battesimo. Nonostante ciò si è riusciti a completare le procedure e ad arrestarli.

La loro destinazione

Per alcuni di loro la polizia ha disposto il trasferimento al locale centro di prima accoglienza in attesa dell’esecuzione dei provvedimenti di espulsione. Gli agenti hanno invece arrestato uno dei 6 migranti in esecuzione di un ordine di carcerazione. Il provvedimento emesso a seguito della condanna per il delitto di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate a pubblico ufficiale. Non è la prima volta che la questura Trapanese mette in campo massicie operazioni di contrasto all’immigrazione clandestina.

Qualche giorno fa altri 4 arresti

Appena qualche giorno fa ci furono altri 4 arresti sempre da parte della questura di Trapani. Gli stranieri, tutti di nazionalità tunisina e con diversi precedenti a carico, per vari reati, erano stati espulsi dal territorio nazionale. Avevano tentato di rientrare clandestinamente in Italia, a bordo di piccoli natanti soccorsi dalla guardia costiera, a largo delle coste della provincia di Trapani. I magrebini, che in altre occasioni avevano fornito diversi alias per celare la loro reale identità e sottrarsi all’arresto, sono stati identificati attraverso un lavoro d’equipe. Al termine degli accertamenti per i quattro clandestini sono scattate le manette, con l’accusa di violazione del divieto di reingresso sul territorio nazionale.

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