Non solo raccoglieva olive in terreni che non erano di sua proprietà ma lo faceva anche munendosi di manodopera totalmente in nero. E’ l’incredibile scena che si sono visti davanti agli occhi i carabinieri nella periferia di Castellammare del Golfo, nel Trapanese. In totale tre le persone denunciate. Una donna, che in pratica aveva organizzato la “spedizione” della raccolta, e due stranieri che erano sul territorio irregolari. L’accusa è di furto, ingresso e soggiorno illegale su territorio dello Stato

Controlli ad ampio raggio

Il lavoro investigativo porta la firma dei carabinieri della stazione di Castellammare del Golfo e del nucleo ispettorato del lavoro di Trapani. Un’operazione che è scattata nell’ambito della più ampia campagna di controlli all’attività olearia nella provincia. Ad essere state individuate delle persone, tra cui la maggior parte stranieri, intenti alla raccolta di olive in un terreno in contrada Gagliardetta.

Gli accertamenti

Gli accertamenti svolti hanno consentito di denunciare una 71enne di Salemi mentre era intenta a raccogliere le olive. In pratica è stato ricostruito che la donna si avvaleva di 6 operai, assunti in nero, in un terreno il cui proprietario risultava residente fuori città. Nel corso degli ulteriori accertamenti è emerso anche che 2 dei 6 operai erano irregolari sul territorio nazionale. Per questo venivano denunciati dai carabinieri. La donna è stata allo stesso modo sanzionata amministrativamente per oltre 20 mila euro. L’infrazione contestata è quella di violazione degli obblighi, quale datore di lavoro, e per aver favorito la permanenza dei due stranieri non in regola.

Nel Ragusano altra operazione in questi giorni

Simili operazioni sono andate avanti per tutto il periodo primaverile ed estivo in Sicilia. L’ultima operazione di un certo tenore nel Ragusano da parte della polizia. Per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro sono stati denunciati due imprenditori agricoli di Vittoria. Durante verifiche in un’azienda di coltivazione d’ortaggi in serra sono stati trovati 16 operai, tutti stranieri. Nessuno di loro faceva uso di dispositivi di protezione individuale, non indossavano guanti protettivi e scarpe antinfortunistiche. Addirittura, un lavorante calzava ciabatte infradito e altri pantofole in gomma o scarpe da ginnastica.

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