“Se continua così, il depuratore di Marinella di Selinunte, a Castelvetrano, rischia di franare verso il mare. Non si può più aspettare. Sollecitiamo un intervento infrastrutturale della Regione di fronte a quella che appare come una vera e propria emergenza”. Lo dichiarano i deputati regionali del Movimento 5 Stelle, con in testa il capogruppo Nuccio Di Paola.
L’accusa alla Regione
“Ci troviamo di fronte, ancora una volta, – attacca Di Paola – all’atteggiamento vergognoso degli enti preposti e del governo regionale, che ancora stanno a guardare, o forse neanche guardano, dimostrando distrazione e lentezza di fronte a quello che è un disastro ambientale annunciato. Visto che non si muove nulla – annuncia Di Paola – metteremo tutto nero su bianco, con atti parlamentari che possano incalzare il governo regionale a intervenire con la massima urgenza sul caso di Castelvetrano”.
Il sindaco: “Terreno argilloso”
“Il problema – spiega il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano, Enzo Alfano – riguarda la vasca di cemento dove transitano i reflui che vengono scaricati dal depuratore verso il pennello a mare. Il terreno è argilloso e subisce continui smottamenti. A causa di questi movimenti franosi, la vasca rischia di scivolare verso il mare. Non c’è dubbio che si tratti di una situazione di assoluta emergenza, ma con le risorse a disposizione dell’amministrazione comunale riusciamo solamente a programmare degli interventi-tampone, mentre occorrono somme consistenti per un intervento risolutivo. La cosa certa è che non si può più aspettare, ogni giorno che passa il rischio è crescente”.
La gestione degli impianti nel palermitano
Più in generale non sono in buona salute molti dei depuratori siciliani, spesso messi sotto accusa. Nel marzo scorso sono arrivate almeno per il palermitano delle buone notizie. L’Amap, la società a capitale interamente pubblico, ha dato avvio alla gara per la gestione di 35 impianti di depurazione di acque reflue in provincia di Palermo. Gli impianti saranno affidati per un periodo di due anni ad un unico soggetto che dovrà curare conduzione, sorveglianza, controllo e lavori di manutenzione. Esclusi dalla gara gli impianti del capoluogo e alcuni altri della provincia che restano a gestione interna.
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