Si chiama Nicolò Girgenti ed ha 55 anni. E’ il proprietario dei terreni nei quali veniva coltivata la marijuana e colui che affittò le terre al coltivatore arrestato subito dopo l’omicidio Mirarchi. Avrebbe sparato lui al maresciallo dei carabinieri morto in ospedale dopo un delicato quanto inutile intervento chirurgico. ne sono convinti i carabinieri così come la procura.
L’uomo fermato ieri sera sarebbe l’autore dell’omicidio del maresciallo Mirarchi avvenne nelle campagna di Marsala la notte fra il 31 maggio e il 1 giugno, ma Girgenti non avrebbe agito da solo e adesso è caccia ai suoi complici
L’arresto è stato eseguito dai carabinieri del comando provinciale di Trapani, unitamente a militari del Ros e dello squadrone eliportato cacciatori di Calabria, a seguito delle investigazioni coordinate dalla Procura della Repubblica di Marsala e condotte con il supporto del Ris di Messina.
Il maresciallo era in abiti civili in appostamento con un collega. Teneva sotto controllo due serre nelle quali si sospettava venisse coltivata marijuana. Venne raggiunto da un colpo d’arma da fuoco alla schiena. Soccorso dal collega e trasportato in ospedale morì 18 ore dopo e dopo aver subito un delicato intervento chirurgico risultato inutile.
Appena 48 ore dopo scattò l’arresto per il presunto responsabile della coltivazione di droga. I carabinieri avevano fermato il proprietario di due grandi serra nelle quali era coltivata la marijuana, una delle quali veniva tenuta sotto osservazione proprio da Mirarchi in appostamento. Si tratta del più grande impianto illegale trovato in zona.
Le manette erano scattate per un uomo di 54 anni, ritenuto proprietario e responsabile delle due serre nella quali sono state sequestrate ben 6000 piante di marijuana per un valore al dettaglio di 4 milioni di euro al mercato nero ma non accusato del delitto. Ora si scopre che le terre appartenevano, invece, a Girgenti che le aveva affittate in nero e che avrebbe ‘arrotondato’ i suoi guadagni rubando ogni tanto qualche pianta di marijuana.
Mirarchi, secondo l’inchiesta, sarebbe stato scambiato per un inviato dal gruppo avversario o per uno dei tanti ‘campagnoli’ che si aggirano per l’entroterra fra Marsala e Paceco a razziare le coltivazioni abusive di marijuana per rubare ai coltivatori ‘illegali’. Ma la testimonianza del carabiniere che si trovava in appostamento con il maresciallo stravolte questa possibilità. Chi ha sparato sapeva che stava facendo fuoco contro i carabinieri
Silvio Mirarchi, 53 anni, maresciallo dei carabinieri originario di Catanzaro, vicecomandante della stazione di contrada Ciavola a Marsala era molto noto nel trapanese e considerato ormai siciliano d’adozione.
Nella zona dove è avvenuto il delitto si erano già consumati un tentato omicidio col ferimento di un uomo ed il ritrovamento di un cadavere a distanza di poche centinaia di metri e di un paio di giorni. una sorta di guerra quella fra gli agricoltori e i ladri. da una parte ci sono gli agricoltori onesti che cercano di arginare i furti di frutta dalle coltivazioni, dall’altro gli agricoltori che coltivano illegalmente la marijuana e che, invece, ai ladri sparano.
Per il difensore di Girgenti, invece, c’è il rischio che l’uomo possa essere solo il capro espiatorio.
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