Ai domiciliari per aver sparato contro la porta di un’abitazione, poi anche le minacce via social. Un giovane di Petrosino, nel Trapanese, finisce dritto in carcere. E’ stato arrestato in esecuzione di un’ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere emessa dal Gip del tribunale di Marsala. L’uomo era stato già arrestato qualche giorno prima per detenzione e porto di armi clandestine, ricettazione e minacce aggravate. Minacce che però sono proseguite sui social. Il giovane ha quindi continuato anche da casa, nonostante la misura cautelare, a fare come se nulla fosse. Gli inquirenti hanno monitorato e tracciato i suoi messaggi che avrebbero avuto un contenuto minaccioso. In buona sostanza per il tenore dei suoi scritti è stato ritenuto pericoloso.

I colpi e la segnalazione

Ad eseguire l’arresto i carabinieri della compagnia di Marsala, diretti e coordinati dalla locale Procura della Repubblica. Operazione che ha avuto le sue origini il 2 maggio scorso, nel quartiere popolare di via Garibaldi. Quel giorno alcuni residenti avevano sentito dei colpi di arma fuoco sparati nelle vicinanze. In seguito alla segnalazione fatta ai carabinieri, la pattuglia della sezione radiomobile si era messa all’inseguimento di uno scooter con a bordo due soggetti in fuga.

I fatti ricostruiti

Bloccato il motociclo con a bordo due giovani di Petrosino, i militari dell’Arma riuscivano a ricostruire la dinamica. Furono sparati due colpi con un fucile a canne mozze contro la porta di un appartamento non occupato. I due indagati si sarebbero dati alla fuga lanciando armi e proiettili per strada. Le successive attività d’indagine consentivano infatti di rinvenire e sottoporre a sequestro il fucile stesso e una pistola a tamburo modificata con relative munizioni.

Le minacce via social

L’indagato, ai domiciliari, secondo gli inquirenti, avrebbe tuttavia continuato a rivolgere minacce tramite social network. Elementi che hanno consentito alla Procura di Marsala di richiedere l’aggravamento della misura cautelare.

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