I carabinieri fanno luce su un vero e proprio pestaggio avvenuto nel centro storico di Trapani a scopo di rapina. Sono due le misure cautelari scattate nei confronti degli aggressori, due ragazzi di Paceco. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la coppia avrebbe prima pedinato le sue vittime e successivamente le avrebbe aggredite con estrema violenza. Una di loro ha riportato la frattura del naso e addirittura la perdita di un dente a causa dei violentissimi pugni ricevuti in viso.

Lo scopo era quello di rapinarli

Sono stati i carabinieri della sezione operativa della compagnia di Trapani ad aver dato esecuzione ad un’ordinanza di misura cautelare di trasferimento in comunità e ad un arresto ai domiciliari emessi dal Gip del tribunale per i minorenni di Palermo. Ad essere finiti al centro di questa operazione due giovani di Paceco, ritenuti presunti responsabili di aver tentato di rapinare dei coetanei nel centro storico di Trapani, causando loro delle gravi lesioni.

Indagini e testimoni

L’attività investigativa condotta dai militari dell’Arma, avvalendosi anche di elementi forniti da alcuni testimoni e dalle immagini acquisite dai sistemi di videosorveglianza della zona, consentiva di ricostruire le fasi dell’aggressione e di identificare i due ragazzini. Ad essersi in questo modo delineato un grave quadro indiziario, pienamente condiviso dall’autorità giudiziaria.

Le fasi della rapina

Gli aggressori, dopo essersi avvicinate alle vittime con un pretesto, le avrebbero successivamente seguite fino alla loro autovettura. Ed è qui che sono entrati in azione. Le vittime sono state aggredite con calci e pugni. A loro è stato intimato di consegnare il denaro in loro possesso. Solo grazie all’avvicinarsi di alcuni passanti, i malintenzionati desistevano dal loro intento dandosi alla fuga.

Le lesioni riportate

Durante l’aggressione una delle vittime riportava un trauma facciale con rottura delle ossa nasali e di un dente con una prognosi di 15 giorni.  Per uno degli aggressori è stato disposto il trasferimento in una comunità del trapanese mentre per l’altro sono stati disposti gli arresti domiciliari da scontare nella sua abitazione.

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