Fai, Flai e Uila Pesca nazionali parteciperanno questa sera alla fiaccolata organizzata dai sindacati a Mazara del Vallo per esprimere solidarietà e chiedere la liberazione dei 18 pescatori sequestrati in mare da militari libici il primo settembre scorso mentre erano al lavoro.

Un gesto per schierarsi anche a sostegno delle famiglie dei sequestrati che hanno deciso di manifestare la loro preoccupazione e il loro disagio sempre oggi a Roma sotto le sedi del Parlamento e del governo.

Fai-Flai-Uila Pesca si attiveranno anche per sostenere economicamente le famiglie attraverso l’ente bilaterale del settore. È evidente, precisano i sindacati, come a quasi un mese di distanza dal sequestro e in base alle notizie che giungono da più parti, questa vicenda non abbia più nulla a vedere con una supposta violazione della zona di pesca libica, essendo diventata oggetto di una trattativa di ben più ampia portata della quale i lavoratori sequestrati e le loro famiglie sono divenute vittime inconsapevoli.

Da qui la richiesta di Fai-Flai-Uila a tutte le autorità di adoperarsi al massimo e in fretta per assicurare l’immediata liberazione di tutti i marinai coinvolti e il loro pronto rientro a casa.

Una volta risolta positivamente questa emergenza, chiedono di essere coinvolti nel confronto con le istituzioni competenti per definire una strategia utile affinché si possa avviare a risoluzione la questione delle zone di pesca nel Mediterraneo.

Intanto, il 22 settembre, Mario Caputo, deputato di Forza Italia all’Assemblea Regionale Siciliana, ha presentato un ordine del giorno – del quale è primo firmatario -, per il ripristino delle condizioni di sicurezza degli equipaggi dei pescherecci Antartide e Medinea sequestrati dalle Autorità Libiche.

Nell’occasione ha dichiarato Caputo: “Da oltre venti giorni i pescherecci siciliani di Mazara del Vallo, Antartide e Medinea sono bloccati dalle Autorità Libiche e le loro famiglie attendono notizie per il rientro a casa dei parenti. Ringrazio il Presidente Miccichè che ha inserito con urgenza la trattazione dell’ordine del giorno per impegnare il Governo ad intervenire per garantire la libertà ai nostri pescatori. Il Parlamento Siciliano ha mostrato grande sensibilità e solidarietà per le famiglie che in questo momento stanno protestando a Roma per chiedere ed avere tutte le rassicurazioni del caso”.
L’ordine del giorno è stato inserito dal Presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè con priorità di urgenza ed il Parlamento ha approvato all’unanimità l’atto di impegno. L’ordine del giorno prevede interventi per garantire la libertà personale dei natanti e degli equipaggi e misure di sostegno economico alle famiglie dei due pescherecci, attualmente privi di mezzi di sostentamento. Il provvedimento legislativo è finalizzato a chiedere formalmente l’intervento del Governo Nazionale e del Ministero degli Affari Esteri al fine di porre in essere tutte le misure per garantire la sicurezza dei pescatori siciliani, per tutelare la libertà di pesca, per chiedere misure di sostegno economico per le famiglie dei pescatori sequestrati.

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