A 32 anni dalla morte è stato ricordato questa mattina in via Alfieri a Palermo Libero Grassi, l’imprenditore ucciso dalla mafia che si era ribellato al pizzo.
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Ignazio Marchese
Schifani, “Suo esempio continua a vivere e a spingere imprenditori a denunciare”
Il presidente della Regione “I progressi nella lotta al ‘pizzo’ sono la prova che il sangue di Libero Grassi, che aveva osato sfidare un sistema fatto di omertà e accettazione dell'illegalità, non è stato versato invano, 32 anni fa”
In occasione del trentaduesimo anniversario dell’uccisione di Libero Grassi, la famiglia e l’associazione Addiopizzo promuovono a Palermo una giornata di iniziative per ricordare per il 29 agosto, giorno in cui Cosa Nostra assassinò l’imprenditore che si ribellò al pizzo
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il delitto 31 anni fa, il 29 agosto la commemorazione
Il 29 agosto del 1991 l'imprenditore Libero Grassi stava andando al lavoro. Era a capo dell'azienda tessile "Sigma". Alle sette e mezza del mattino, viene affrontato da un killer che gli scarica addosso 4 colpi di pistola uccidendolo. Libero Grassi si era ribellato contro gli estorsori che gli chiedevano il pizzo.
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si è concluso il concorso di idee per la riqualificazione dell'area
Il 29 agosto di ogni anno a Palermo viene ricordato Libero Grassi. Nel 2013 il Comune gli ha intestato un'area della costa Sud della città, dove dovrebbe sorgere un Parco intitolato all'imprenditore. Sono trascorsi tanti anni e non ha ancora visto la luce.
Il Ministro ricorda la lettera di Libero Grassi al suo estortore che diede il via alla rivolta contro il pizzo ma sbaglia l'anniversario: il trentennale era l'anno scorso
È stato Alfredo Chiodi figlio di Alice Grassi, nipote dell'imprenditore simbolo della rivolta alla mafia, a dipingere sul marciapiede anche quest'anno di vernice rossa il luogo dell'omicidio del nonno, Libero Grassi ucciso 30 anni fa per avere detto no al pizzo.
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Il pensiero di Confesercenti: “C’è ancora troppo silenzio”
Il numero uno di Confesercenti fa un bilancio un chiaroscuro per la Sicilia in questi ultimi 30 anni: “Da allora tanto è cambiato ma purtroppo molti continuano a non collaborare"
Il fatto finisce per scatenare le polemiche sul piano politico con la consigliera comunale del Partito Democratico, Milena Gentile, e il presidente dell'associazione “Castello e Parco di Maredolce” Domenico Ortolano che non hanno dubbi rispetto alla matrice di quanto accaduto: “Ennesimo attacco alla città" commentano.
Un concorso internazionale di idee per iniziare ad immaginare il futuro del Parco Libero, l’area di 11 ettari che si apre sulla costa sud di Palermo, ad Acqua dei Corsari, intitolata dal 2013 a Libero Grassi, l’imprenditore ucciso dalla mafia il 29 agosto 1991 per essersi opposto pubblicamente al racket delle estorsioni.
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Patrizia Di Dio oggi alla commemorazione di Libero Grassi
“Il Parco Libero, una volta bonificato e sottratto definitivamente al degrado e all'abbandono, rivestirà un ruolo di grande importanza - non soltanto simbolica - per la crescita culturale e civica del nostro territorio”.
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Oggi una intera giornata di iniziative. L'allarme sulla lotta al racket
“Buona parte della gente continua a negare di essere vittima del pizzo oppure lo trova conveniente. Purtroppo lo sappiamo, non è cambiato". Lo ha detto la figlia di Libero Grassi ucciso 28 anni fa in via Alfieri dalla mafia.
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Ignazio Marchese
sempre attuale il suo messaggio di speranza e coraggio
Lo sanno bene tre imprenditori minacciati dal racket delle estorsioni. I due casi di estorsioni si sono verificati a Partanna Mondello a Palermo e a Capaci (Pa).
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Ignazio Marchese
Alice Grassi, la figlia di Libero nel giorno della commemorazione
“Libero Grassi è per me un esempio e lo è per una parte dei cittadini di questa città, ma non lo è per molti. Tanti continuano a pagare il pizzo e le denunce sono poche”.
Il 12 marzo del 2014, alla Zisa, sotto gli occhi di decine di persone che entravano e uscivano dai negozi di via L'Emiro, venne assassinato Giuseppe Di Giacomo, fratello del killer ergastolano Giovanni. Quello di Di Giacomo resta un delitto irrisolto.
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il padre collabora con la giustizia dagli anni novanta