Andamento del Covid19 in Italia. In un mese raddoppiano le persone scoperte con la terza dose che raggiungono gli oltre 4 milioni. Per la quarta dose frenano le somministrazioni con una copertura al 30,5% per gli immunocompromessi e il 14% per gli altri fragili. Questo il quadro della vaccinazione anti-Covid secondo la Fondazione Gimbe.

Oltre 4 milioni di persone possono ricevere subito la terza dose

In particolare, 4,06 milioni di persone possono ricevere subito la terza dose pari all’8,5% della platea con nette differenze regionali: dal 4,8% dell’Abruzzo al 12,6% della Sicilia; 4,1 milioni non possono riceverla nell’immediato in quanto guarite da meno di 120 giorni, pari all’8,6% della platea.

Cartabellotta: Limitata efficacia della vaccinazione con due dosi contro la variante Omicron

“In meno di un mese – spiega il presidente della Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta – le persone candidate a ricevere subito la dose booster sono più che raddoppiate (da 1,83 milioni il 28 aprile a oltre 4 milioni il 25 maggio) in quanto trascorsi 120 giorni dal completamento del ciclo primario o dalla guarigione dopo il ciclo primario. In tal senso, considerato l’attuale stallo della campagna vaccinale, nelle prossime settimane aumenterà ulteriormente la popolazione suscettibile, vista la limitata efficacia della vaccinazione con due dosi nei confronti della variante Omicron”.

Differenze regionali relative alla quarta dose

Per la quarta dose (secondo booster, per immunocompromessi, over 80, ospiti Rsa e over 60 fragili) nette le differenze regionali sulle coperture: per gli immunocompromessi dal 5,6% del Molise al 100% del Piemonte e per gli altri fragili dal 3,9% della Calabria al 30,5% del Piemonte.

Gimbe: “Disattesi i nostri appelli e quelli delle istituzioni”

“Disattesi i nostri appelli e quelli delle istituzioni sulla copertura con la quarta dose delle persone vulnerabili”, afferma Gimbe. Per la fascia 5-11 anni, al 25 maggio sono state somministrate 2.575.208 dosi: 1.390.685 hanno ricevuto almeno 1 dose di vaccino (di cui 1.264.724 hanno completato il ciclo vaccinale), con un tasso di copertura nazionale al 38% con nette differenze regionali (dal 20,7% della Provincia Autonoma di Bolzano al 53,7% della Puglia.

Calo di contagi, terapie intensive, ricoveri e decessi, i dati

Nell’ultima settimana netto calo di contagi Covid (-29,6%), terapie intensive (-13,9%), ricoveri ordinari (-16,2%) e decessi (-17%). Questi i dati dell’ultimo monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe per il periodo 18-24 maggio. In particolare, rispetto ai 7 giorni precedenti, i nuovi casi settimanali si attestano su 171.737 contro 243.932; flessione dei decessi (633 contro 763). In deciso calo anche i casi attualmente positivi (811.720 contro 967.401), le persone in isolamento domiciliare (805.173 contro 959.599), i ricoveri con sintomi (6.257 contro 7.465) e le terapie intensive (290 contro 337).

In Sicilia incremento dei nuovi casi solo in quattro province

Riduzione percentuale dei nuovi casi Covid che tocca tutte le Regioni – rileva Gimbe – dal -2,5% della Sicilia al -38,4% del Veneto. Rispetto alla settimana precedente, si registra un incremento percentuale dei nuovi casi solo in 4 Province siciliane (Palermo +0,1%, Catania +1,6%, Siracusa +14,7%, Enna +43,2%), in 103 una riduzione (dal -4,2% di Crotone al -50,2% di Verbano-Cusio-Ossola).
Sono solo 5 le Province in cui l’incidenza supera i 500 casi per 100.000 abitanti: Crotone (578), Cagliari (542), Sud Sardegna (540), Siracusa (520) e Oristano (505).

Calo anche del numero dei tamponi totali

Per quanto riguarda i test, si registra un ulteriore calo del numero dei tamponi totali (-13%): da 1.727.246 della settimana 11-17 maggio a 1.502.199 della settimana 18-24 maggio. In particolare i tamponi rapidi sono diminuiti del 13,7% (-180.117), mentre quelli molecolari del 10,8% (-44.930). La media giornaliera a 7 giorni del tasso di positività si riduce sia per i tamponi molecolari (dall’8% al 6,2%) e che per gli antigenici rapidi (dal 16,1% al 13,1%).

Le ospedalizzazioni

Per il capitolo ospedalizzazioni, spiega Marco Mosti, direttore operativo della Fondazione Gimbe i posti letto occupati al 24 maggio sono 290 in area critica e 6.257 in area medica. Al 24 maggio il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti COVID è del 9,7% in area medica (dal 5,8% del Veneto al 20,5% dell’Umbria) e del 3,1% in area critica (dallo 0% della Provincia Autonoma di Bolzano al 7,7% del Molise). “Scende il numero di ingressi giornalieri in terapia intensiva – rileva Mosti – con una media giornaliera a 7 giorni di 24 ingressi al giorno rispetto ai 35 della settimana precedente”. Per i decessi, 633 negli ultimi 7 giorni (di cui 89 riferiti a periodi precedenti), con una media di 90 al giorno rispetto ai 109 della settimana precedente.

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