Sono 31 le persone che sono state denunciate, dai carabinieri e dalla Guardia costiera, per violazione di sigilli della Scala dei Turchi a Realmonte (Agrigento), senza preoccuparsi delle barriere di interdizione, dei cartelli monitori e dei totem informativi, collocati a cura della soprintendenza ai Beni culturali, che esplicitano il divieto di ingresso a causa del sequestro della scogliera di marna bianca.

Alla vista dei militari intervenuti, tantissimi turisti si sono allontanati velocemente, via mare e via terra.

Lo scorso 27 febbraio la Procura di Agrigento ha posto sotto sequestro la Scala dei turchi, poiché era ritenuta pericolosa, per via dei frequenti crolli.

Da quel giorno nessuno si è occupato della necessaria guardiania, al fine di impedire ai visitatori di commettere il grave reato penale di “violazione dei sigilli”, punito con la reclusione da sei mesi a tre anni.

Lo denuncia l’associazione ambientalista MareAmico Agrigento.
“Arrivata l’estate – si legge in una nota dell’associazione – e il sito è stato preso d’assedio e violato di continuo. Tutto ciò ha già portato, inevitabilmente, alla denuncia di più di 100 persone.
Nell’ultima domenica di luglio il monumento è stato nuovamente preso d’assalto dai visitatori e sono dovuti intervenire i Carabinieri e la Capitaneria di Porto per riportare l’ordine.
Questa volta, – prosegue l’associazione – oltre che entrare per un veloce selfie ricordo, tanti erano tranquillamente distesi al sole ed alcuni hanno incredibilmente piantato pure un ombrellone nella marna. Così non si può andare avanti!”.

MareAmico Agrigento era intervenuta appena tre giorni fa per denunciare un’altra grave violazione paesaggistica ed ambientale relativa a Punta Bianca.
Qualche anno fa a Punta Bianca, in provincia di Agrigento, era comparsa l’incisione, nella marna bianca, di un ritratto. L’autore, o meglio il vandalo, si era pure firmato, col nome di Salvatore. L’associazione ambientalista Mareamico, che presidia da anni le coste agrigentine, aveva allertato l’Accademia di Belle Arti di Agrigento che aveva rimediato,a sua volta, all’incisione coprendo il graffito. Ma dopo qualche tempo è ricomparsa, come un fantasma, la vecchia incisione. “Presto rimedieremo definitivamente, facendo sparire tutto”, dicono da Mareamico.
Il grave gesto di vandalismo risale al settembre 2016. Punta Bianca è una località di rara bellezza paesaggistica posta a sud est di Agrigento, che da anni aspira a diventare riserva naturale. Purtroppo questo luogo è tanto bello quanto sfortunato, infatti nelle vicinanze – da quasi 60 anni – si svolgono esercitazioni militari, che danneggiano i terreni; i vandali poi fanno il resto. Questo “artista” ha inciso un viso sulla marna di Punta bianca, sfregiandola per sempre. Salvatore, così si firmava il vandalo, non ha compreso il danno che ha causato. Mareamico mise anche una taglia simbolica sulla sua testa e chiese ai cittadini di fornire, anche anonimamente, informazioni finalizzate alla sua individuazione.

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