Una vasta operazione antidroga è in corso tra le province di Agrigento e Caltanissetta.

Blitz dei Carabinieri di Agrigento

I carabinieri del comando provinciale di Agrigento stanno eseguendo 26 ordinanze cautelari nei confronti di persone ritenute responsabili, a vario titolo, di detenzione, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, cocaina e hashish in maniera particolare.

L’inchiesta

L’indagine è stata condotta dai carabinieri del nucleo Operativo e Radiomobile della compagnia, con il coordinamento del procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio e del sostituto Gloria Andreoli. Le misure sono state firmate dal gip Stefano Zammuto.

Gli arresti

Sette indagati, in esecuzione del provvedimento del gip del tribunale di Agrigento, sono stati posti agli arresti domiciliari, due dei quali con l’applicazione del braccialetto elettronico. Ad altri 19 è stata applicata un’ordinanza di divieto di dimora.

Le perquisizioni

L’operazione antidroga è stata chiamata “Piramide” ed è stata realizzata fra Agrigento, Canicattì, Racalmuto, Grotte, Favara, e i comuni di Gela e San Cataldo nel Nisseno. Oltre agli arresti numerose le perquisizioni alla ricerca non solo di droga ma anche di ulteriori elementi probatori

L’ultima operazione antidroga il 14 dicembre

L’ultima vasta operazione antidroga prima di quella odierna in Sicilia è stata a Palermo meno di due settimane fa e riguardava, in quel caso, anche la gestione mafiosa degli stupefacenti. Operazione antimafia dei Carabinieri del Comando provinciale di Palermo.

I militari il 14 dicembre scorso hanno dato esecuzione a 8 provvedimenti di custodia cautelare in carcere e un provvedimento cautelare. Gli indagati devono rispondere di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione e trasferimento fraudolento di beni e valori, tutte aggravate dal metodo mafioso.

Le ordinanze del gip di Palermo

L’indagine, condotta dai militari del Nucleo Investigativo dei Carabinieri del capoluogo siciliano, costituisce l’ulteriore fase di un’articolata manovra operata in direzione del mandamento mafioso palermitano di Pagliarelli, che ha consentito di riscontrare la perdurante operatività di quell’articolazione di ‘Cosa Nostrà a Palermo.

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