Sono 2.304 i migranti ospiti dell’hotspot di Lampedusa. Nonostante ieri siano stati trasferiti 933 (753 con il traghetto che è giunto in serata a Porto Empedocle e 180 con quello approdato all’alba di oggi), la struttura di contrada Imbriacola (con una capienza di 572 posti letto ma che può ospitare fino a 1.200 persone) resta, a causa dei continui sbarchi, sovraffollata.

La Prefettura di Agrigento, d’intesa con il Viminale, è al lavoro per pianificare nuovi trasferimenti. Nelle ultime settimane, Prefettura e polizia riescono comunque a trasferire dall’isola quasi un migliaio di persone al giorno.

Soccorsi in 385

Sono 385 i migranti che, dopo il soccorso di 9 barchini da parte della Capitaneria di porto e della Guardia di finanza, sono sbarcati durante la notte a Lampedusa. Durante la giornata di ieri, sull’isola, ci sono stati 22 approdi con un totale di 947 persone. Sulle carrette soccorse durante la notte c’erano da un minimo di 33 migranti ad un massimo di 55, fra cui donne e bambini.

Dopo lo sbarco, tutti hanno riferito di essere salpati da Sfax in Tunisia e di essere originari di Benin, Costa d’Avorio, Burkina Faso, Camerun, Gambia, Mali, Guinea, Senegal e Nigeria. I gruppi, dopo un primo triage sanitario effettuato direttamente a molo Favarolo, sono stati portati all’hotspot di contrada Imbriacola.

Lo sciopero della fame

E’ iniziato lo sciopero della fame sull’isola di Lampione per Francesco “Ciccio” Gramasi, il noto imprenditore che ha preso a cuore le sorti di Lampedusa. Un’isola che vive principalmente di turismo e che sta attraversando una grave crisi economica. Tutto questo per effetto delle notizie che circolano sul fenomeno degli sbarchi dei migranti. A suo avviso una questione che sta penalizzando una terra che già sconta i suoi gravi problemi di insularità. Le notizie sui media dei continui sbarchi dei migranti sta provocandola disdetta a catena dei turisti. Secondo lo stesso imprenditore ci sarebbero 150 mila presenze in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

Il messaggio sbagliato

Per accendere un faro sulla vicenda Gramasi ha deciso di porre in essere questa clamorosa protesta. E’ andato sulla vicina isola deserta di Lampione ed ha cominciato questo sciopero della fame. L’obiettivo è quello di spingere da una parte i media a trattare la questione con più “delicatezza”. Perché il messaggio che passa con gli sbarchi è che l’isola sia “inondata di migranti. In realtà tutti sono accolti nell’hotspot e per le strade non se ne vede neanche uno. Ma nell’immaginario dei turisti Lampedusa è una polveriera e per questo cercano di evitarla.

“Si commette un grandissimo errore – dice Gramasi -. Tutte le emittenti e tutti i telegiornali ogni giorno parlano di migliaia di sbarchi a Lampedusa. I turisti si preoccupano e disdicono le loro vacanze. Io da 30 anni vengo in vacanza a Lampedusa e assicuro   che non vedrete mai un immigrato per strada. Forse lo potete trovare in tante altre grandi città che vengono a fare turismo. Ma di certo non esiste quell’invasione che si crede nell’immaginario collettivo”.

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