“La Lega ce l’ho nel cuore, ne ho sposata la causa… me ne sono andata perchè voglio tutelare il mio partito, ma resto leghista. E’ questa la mia storia, non ci sono altri partiti per me… sono e resto una donna di destra, di estrema destra”. Lo ha detto all’Agi Angela Maraventano, la ‘pasionaria’ di Lampedusa, ex senatrice ed esponente storico del partito, finita nel ciclone dopo le parole pronunciate sulla mafia sabato scorso, durante la manifestazione politica di Catania.

Angela Maraventano lascia il partito di Salvini dopo la bufera innescata dalle sue dichiarazioni, con cui dal palco delle iniziative leghiste a Catania, ha attaccato il Governo e ha inneggiato alla vecchia mafia. “La nostra mafia ormai non ha più quella sensibilità e quel coraggio che aveva prima”. Queste le parole che hanno generato indignazione da parte del mondo politico e del popolo dei social.

“Vado via, ma la Lega resta il mio partito”, ribadisce, “ho dato subito le mie dimissioni, ma continuerò a lottare, soprattutto le mafie e questo governo complice di chi traffica carne umana”.

In seguito alle dichiarazioni infelici della Maraventano da più parti è giunta la richiesta di dimissioni, anche da Stefano Candiani, senatore e segretario regionale della Lega Sicilia Salvini Premier, chiede alla senatrice di fare un passo indietro e dimettersi. “Ambiguità in politica sul tema mafia sono inaccettabili, per questo mi aspetto dimissioni spontanee dalla Lega di Angela Maraventano”, afferma Candiani. “Dal palco di Catania – continua – abbiamo ascoltato delle affermazioni che contengono dei profili di ambiguità che non sono in alcun modo scusabili politicamente e soprattutto in casa Lega”.

La Maraventano ha tentato di giustificare e ritrattare quanto detto. “Ho voluto solo scuotere le coscienze della gente – ha detto – sul fatto che stiamo assistendo a una ‘invasione’ da parte dei migranti, con un governo complice. Ma tutto questo non vuol dire certamente che sono a favore della mafia, per me parla la mia storia”, Candiani però ritiene gravissime le parole della collega di partito e non vede altra soluzione che le dimissioni.
“Ogni tipo di giustificazione avanzata su questo tema mi sembra francamente insufficiente rispetto alla gravità delle frasi pronunciate. Le dimissioni dalla Lega rimangono l’unica scelta possibile per Maraventano” conclude Candiani.

“Inaccettabili e vergognose”, le parole della senatrice per il Movimento 5 Stelle. “Non esiste una mafia “buona” – dicono i deputati del MoVimento 5 Stelle in Commissione giustizia – e non è un tema sul quale si possa correre il rischio di “spiegarsi male”, come vorrebbe farci credere il leader del Carroccio. Salvini – invece di minimizzare, o peggio speculare – dovrebbe intervenire con risolutezza per condannare certe posizioni dei suoi sostenitori e dimostrare con i fatti la sua posizione contro la mafia”.

Sdegno e incredulità hanno manifestato diversi esponenti politici. “Salvini condivide o la caccia?” scrive il senatore Pietro Grasso (LeU) su Facebook, citando un passaggio dell’intervento della ex vice sindaco di Lampedusa. Incredula anche Maria Falcone “Ho ascoltato, incredula, le parole dell’ex senatrice della Lega, Angela Maraventano che, ieri, nel corso di una manifestazione, ha constatato con rammarico che non esiste più la mafia ‘sensibile e coraggiosa’ di un tempo. Che una persona che ha rappresentato lo Stato possa riproporre la trita favoletta della mafia buona mi indigna e mi fa arrabbiare. In questi anni abbiamo pianto decine di donne e uomini delle istituzioni, magistrati, giornalisti, sindacalisti, cittadini comuni uccisi da una criminalità organizzata che ha saputo solo seminare morte, sopraffazione e ingiustizia”.