Il racconto dei migranti ospiti del Centro Imbriacola di Lampedusa

“Lampedusa? Non vogliamo restare qui, la nostra meta è la Germania”

Lampedusa è nuovamente alle prese con l’emergenza migranti.  Dopo sei giorni di arrivi ininterrotti, per una notte le rive dell’isola delle Pelagie non hanno registrato l’arrivo di nuove imbarcazioni. Ma la pausa è durata giusto lo spazio di una notte per poi vivere una ripresa di salvataggi e sbarchi in grande stile. La situazione del centro di Contrada Imbriacola è a un passo dal collasso.

Il sogno più grande? Andare a vivere in Germania

Per i migranti che sono presenti a Lampedusa il sogno più grande è andare via al più presto dalla Sicilia. Sono in centinaia a voler ripartire immediatamente e ricongiungersi con i loro nuclei familiari che vivono tra Francia, Germania e Scandinavia. Il traghettamento del canale di Sicilia, poi, è stata un’esperienza devastante. Nessuno di loro sarebbe disposto a farlo nuovamente.

La cronaca da Lampedusa

Nell’hotspot di contrada Imbriacola ci sono poco meno 1.700 ospiti, a fronte di 350 posti. Gli ultimi 200 imbarcati sulla nave Foscari della Marina militare sono stati trasferiti a Pozzallo. La Prefettura di Agrigento, d’intesa con il Viminale, è al lavoro per pianificare una nuova giornata di spostamenti. Tutti gli arrivi vengono portati all’hotspot di contrada Imbriacola da dove, nelle ultime ore sono stati trasferiti quasi mille ospiti, i primi imbarcati 600 sul pattugliatore Diciotti della Guardia costiera, il secondo gruppo sul pattugliatore Foscari.

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Lampedusa, aperta inchiesta alla Procura di Agrigento

Per l’emergenza migranti esplosa a Lampedusa c’è un’inchiesta della Procura di Agrigento sull’hotspot di Lampedusa, come emerso nei giorni scorsi. Al momento non ci sono indagati, né ipotesi di reato avanzate ed iscritte. E’ da un paio di mesi, ancor prima dell’ispezione di giugno scorso del Viminale, che la Procura di Agrigento, con a capo il facente funzioni Salvatore Vella, ha concentrato l’attenzione sulla struttura dell’isola aprendo un fascicolo, come anticipato dal quotidiano La Repubblica, e sulla sua gestione da parte della cooperativa Badia Grande.

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