Continuano i preoccupanti sbarchi in serie di migranti a Lampedusa. Un barcone di 10 metri, con a bordo 51 cittadini eritrei, etiopi, sudanesi ed egiziani, è approdato all’alba a Lampedusa. Ad intercettare il natante, a circa un miglio dalla costa, è stata una motovedetta della guardia di finanza.
Ieri ondata di sbarchi
Ieri, fino a notte inoltrata, sull’isola si sono registrati 15 sbarchi per un totale di 631 persone. All’hotspot di contrada Imbriacola sono state superate, nonostante i trasferimenti già avvenuti di circa 200 ospiti, le 2.200 presenze.
La polemica: “Un paese dove i ministri finiscono sotto processo…”
“Questo – afferma Vincenzo Figuccia, deputato di Prima l’Italia all’Assemblea regionale siciliana – è un Paese dove i ministri finiscono sotto processo per aver combattuto la tratta dei migranti mentre dopo tre anni Lampedusa è ancora sotto pressione con oltre 1.500 migranti in una struttura che ne può contenere 350. Serve una politica europea chiara e un nuovo Trattato di Dublino che regolamenti i flussi e l’accoglienza e metta fine all’accondiscendenza verso gli scafisti. Sostengo la battaglia di Matteo Salvini che ha avuto il merito di assumersi responsabilità da membro di un governo che altri ministri hanno ignorato. Il centrodestra ridisegnerà le politiche sull’immigrazione e la sicurezza avendo questi temi come priorità del programma di governo per l’Italia”.
Operazione nel Messinese
Intanto, sul fronte della repressione alle tratte di migranti clandestini, ieri 5 egiziani, di età compresa tra i 21 e i 28 anni, ritenuti i presunti scafisti di un peschereccio con 674 migranti a bordo, 179 dei quali arrivati ieri a Messina, assieme a cinque cadaveri, sono stati fermati da polizia e guardia di finanza. La Procura ipotizza i reati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e morte come conseguenza di altro delitto. Secondo l’accusa, basata su testimoni che hanno detto di avere essere stati picchiati con bastoni e cinghie durante il viaggio, i decessi sarebbero avvenuti per disidratazione legata al forte caldo e alla mancanza di acqua potabile, fortemente razionata a bordo.
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