Sono in corso accertamenti in seguito alla neonata morta all’hotspot di contrada Imbriacola a Lampedusa, nell’Agrigentino. Serviranno a capire le cause della morte. Il decesso è avvenuto ieri e sin da subito si sono messi in moto tutti gli strumenti per capire cosa sia successo. La Procura di Agrigentino è in attesa di una relazione da parte dei medici della struttura di prima accoglienza, da questa poi si partirà per capire il da farsi.

Possibile un’autopsia

Altamente probabile che si potrebbe disporre un’autopsia sul corpicino della bimba. Stando alle prime indiscrezioni la morte sarebbe stata improvvisa. La piccola, infatti, non avrebbe accusato sintomi di malesseri. Non è escluso che si possa essere anche in presenza di problematiche congenite. Ipotesi che eventualmente solo un’autopsia potrebbe definitivamente appurare.

Il naufragio di due giorni fa

Con i continui sbarchi si consuma una tragedia dietro l’altra nelle coste siciliane. Appena due giorni fa ci furono tre dispersi dopo che una barca di migranti si ribaltò nelle acque al largo di Lampedusa, nell’Agrigentino. Quaranta furono invece portati in salvo e trasferiti proprio all’hotspot di contrada Imbriacola, uno venne trasferito in elisoccorso all’ospedale di Agrigento.

L’arrivo dei soccorsi

Secondo le persone salvate, all’appello mancherebbero tre compagni di viaggio. L’imbarcazione si ribaltò quando si è avvicinò il mezzo di soccorso. Pare che molti dei migranti si spostarono tutti su un lato creando questa mancanza di equilibrio. La barca sarebbe partita da Sfax lo scorso 1 dicembre, secondo le informazioni che raccolsero le autorità. Si ipotizza che i tre dispersi possano essere rimasti intrappolati all’interno della barca al momento del ribaltamento.

Salvataggio nella Sicilia orientale

Nel novembre scorso ci fu un’altra operazione simile nella zona della Sicilia orientale. In quel caso ben 450 erano a bordo di un peschereccio e sono stati soccorsi in mare, poco meno della metà furono trasferiti al porto di Augusta. Gli stranieri, poco dopo aver messo piede a terra ed al termine dei controlli sanitari, sono stati accompagnati, con i pullman in una struttura di accoglienza a Rosolini, a sud di Siracusa, dove hanno trovato un po’ di riposo.

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