Due poliziotti sono rimasti feriti durante gli scontri fra i tifosi alla fine del derby Akragas-Pro Favara, valido per la Coppa Italia di Eccellenza e concluso 3-0 per la squadra del capoluogo.

Tafferugli tra le due tifoserie, poliziotti colpiti con sassi e bottiglie di vetro

I poliziotti, intervenuti per sedare i tafferugli tra le due tifoserie, sono stati colpiti con sassi e bottiglie di vetro. Due i poliziotti – un commissario capo e un assistente capo – sono stati portati al pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni di Dio. Il funzionario è rimasto ferito, a colpi di bottiglia, a una spalla, mentre l’assistente capo ad una gamba.

Cinque tifosi arrestati, concessi i domiciliari

Cinque tifosi, dai 18 ai 30 anni, sono stati arrestati per violenza, resistenza e minaccia a pubblico ufficiale, lesioni personali e lancio di materiali pericolosi in occasione di manifestazioni sportive. Il pm di turno li ha posti ai domiciliari.

La nota della segreteria del sindacato di polizia Mp

Sulla vicenda interviene con una nota il sindacato di polizia Mp.
“Non è la prima volta che nel corso di una partita di calcio nella nostra città le forze di polizia impegnate nel mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica diventino oggetto di una vile aggressione da parte di pseudo tifosi che non posiamo che definire dei veri e propri criminali, che devono essere individuati puniti e allontanati definitivamente dagli eventi sportivi nella nostra provincia. Il nostro sostegno e solidarietà ai nostri colleghi feriti che hanno dovuto fare ricorso ai sanitari per essere stati bersagli di sassi e bottiglie lanciati da parte di questi “individui” non degni di essere definiti degli sportivi, seppur presenti ad un evento sportivo che dovrebbe essere sinonimo di regole e sana competizione. Invitiamo la massima autorità della nostra Provincia ad emettere provvedimenti cautelativi duri ed inequivocabili nei confronti di costoro mentre auspichiamo un’autorità giudiziaria rigida e severa applicando pedissequamente la norma, affinché tali atti criminosi non abbiano più a ripetersi in una provincia civile e a misura d’uomo quale é la nostra città grazie, anche, all’attività quotidiana delle forze dell’ordine”.

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