Il covid19 galoppa sempre di più e la crescita esponenziale del numero dei soggetti positivi preoccupa non poco i sindaci di tantissimi paesi agrigentini. Così hanno deciso di correre ai ripari, chiedendo all’Asp di Agrigento, di attivare uno screening di massa per consentire il ritorno a scuola in sicurezza di studenti e docenti: altrimenti saranno firmate ordinanze di sospensione a tappeto.
I Comuni firmatari
A firmare la lettere sono stati i sindaci dei Comuni di Palma di Montechiaro, Ribera , Joppolo , Camastra, Cattolica Eraclea, Santa Elisabetta, Grotte, Santo Stefano di Quisquina, Montallegro, Alessandria della Rocca, San Biagio Platani, Bivona, Campobello di Licata, Sant’Angelo Muxaro, Naro, Cianciana, Castrofilippo, Ravanusa, Porto Empedocle, Sciacca, Santa Margherita Belice, Burgio, Lucca Sicula, Villafranca Sicula, Canicattì, Calamonaci, Caltabellotta, Sambuca di Sicilia, Realmonte, San Giovanni Gemini, Cammarata, Menfi, Aragona, Favara, Montevago, Licata, Siculiana e Agrigento.
L’esplosione pandemica
“Vista la terribile esplosione pandemica, al fine di tutelare la salute pubblica delle proprie comunità, – si legge nella nota – chiediamo all’Asp e alle istituzioni tutte, l’attivazione dello screening della popolazione scolastica da effettuarsi entro il 9 gennaio, per poter far ripartire le scuole, almeno in parziale sicurezza. Altissima la tensione e la preoccupazione per la fine delle vacanze natalizie ed il ritorno tra i banchi di migliaia di ragazzi in un momento dove i contagi crescono in modo vertiginoso, peraltro in presenza di un disallineamento dei dati per la difficoltà di confermare ufficialmente molti positivi”.
Omicron fa paura
La variante Omicron ha una contagiosità molto alta e, pertanto, c’è il serio rischio che con il ritorno a scuola, i contagi possono moltiplicarsi ulteriormente. “In assenza dell’effettuazione dello screening – dicono i sindaci – procederemo ad emettere ordinanza per vietare le attività didattiche in presenza, almeno fino al 15 gennaio per tutte le scuole di ogni ordine e grado pubbliche o private. Abbiamo il dovere di tutelare la salute delle nostre comunità. Tra l’altro moltissimi dirigenti scolastici, attualmente più di 600, tra cui diversi siciliani, hanno scritto al governo chiedendo di optare per la dad, addirittura fino al 31 gennaio prossimo, in quanto ritengono anch’essi che sia davvero difficile in questa fase garantire la massima sicurezza”.
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