La polizia ha arrestato l’uomo che nello scorso gennaio aveva esploso un colpo d’arma da fuoco durante una rissa avvenuta a Caltanissetta. Le indagini della squadra mobile hanno permesso di individuare chi aveva sparato. A finire un manette un giovane di 28 anni di Caltanissetta, con le accuse di detenzione e porto abusivo di arma clandestina e ricettazione. Il provvedimento della custodia cautelare in carcere è stato emesso dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Caltanissetta, su richiesta del pubblico ministero Stefano Sallicano che ha coordinato le indagini.

L’episodio

Il 29 gennaio due gruppi contrapposti davano inizio ad una rissa in via generale Cascino a Caltanissetta. L’immediato intervento della polizia ha scongiurato il peggio in quanto tutti i partecipanti erano armati di coltelli e di una pistola. Le immediate indagini della squadra mobile permettevano di rinvenire nei pressi della rissa un coltello ancora pieno di sangue ed una pistola con matricola abrasa. Grazie all’intervento della polizia scientifica venivano raccolti numerosi indizi per individuare i partecipanti alla rissa. Nelle ore successive gli investigatori riuscivano ad individuare i 12, tra uomini e donne, che avevano partecipato alla rissa ma non era stato possibile attribuire alcuna responsabilità in ordine all’uso della pistola.

Gli approfondimenti investigativi

Il pubblico ministero aveva quindi delegato la squadra mobile al fine di compiere ogni utile approfondimento investigativo. Grazie alla conoscenza del territorio ed alle tradizionali tecniche d’indagine, in poche settimane gli investigatori sono riusciti ad identificare colui che durante la rissa aveva esploso un colpo d’arma da fuoco. Sembrerebbe che l’indagato, per difendere un familiare, chiamato in soccorso pochi minuti prima della rissa, decideva di armarsi prelevando una pistola da lui custodita. Una volta giunto sul posto aveva inizio la rissa e lui, per far spaventare i contendenti, esplodeva un colpo d’arma da fuoco.

Il fascicolo in Procura

La squadra mobile, raccolti i gravi indizi di reato a carico del giovane nisseno, consegnava tutto il fascicolo e le relative prove raccolte alla Procura che, concordando con gli investigatori, richiedeva ed otteneva dal giudice per le indagini preliminari la misura cautelare della custodia in carcere. L’indagato verrà processato per aver portato in luogo pubblico un’arma clandestina e per ricettazione, in quanto la pistola detenuta era con matricola abrasa. Ieri, gli uomini della squadra mobile di Caltanissetta hanno individuato l’indagato mentre tornava a casa dal luogo di lavoro e lo hanno portato negli uffici della questura, dove è stato identificato grazie al supporto della polizia scientifica e poi condotto in carcere.

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