Ci sono anche dipendenti con stipendio mensile e lavoratori autonomi tra i furbetti del Reddito di cittadinanza beccati in Sicilia. Dopo gli 11 mafiosi che prendevano l’assegno ad Agrigento e i cinque denunciati ieri a Catania, oggi la Digos della Questura di Caltanissetta ne ha scovato altri sette a cui è stato subito revocato dall’INPS il reddito di cittadinanza. Per tutti è scattata la denuncia da parte della Polizia di Stato.

Così a Caltanissetta liberi professionisti o dipendenti, da svariati mesi, percepivano il beneficio nonostante non avessero i requisiti previsti dalla normativa vigente. A seguito di complesse indagini svolte dai poliziotti della Digos della Questura di Caltanissetta,questa mattina l’Inps ha revocato il sussidio del reddito di cittadinanza a sette cittadini nisseni che da svariati mesi percepivano il beneficio nonostante non avessero i requisiti previsti dalla norma in vigore.

La Digos ha accertato che due di essi percepivano il sussidio nonostante convivessero con familiari il cui patrimonio superava notevolmente quello minimo previsto dalla legge. Gli altri denunciati saranno privati del contributo mensile perché hanno omesso di dichiarare all’istituto previdenziale che percepivano redditi in quanto liberi professionisti o dipendenti presso esercizi commerciali. Particolare il caso di uno di essi che di professione vendeva e comprava auto e moto di grossa cilindrata. In quest’ultimo caso i poliziotti hanno consultato decine d’istituti bancari e incrociando le risultanze sono risaliti ai diversi conti correnti intestati allo stesso che movimentava grosse cifre di denaro per acquistare e rivendere mezzi a due e a quattro ruote.

Le sette persone sono state denunciate alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Caltanissetta e dovranno restituire quanto illecitamente percepito.

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