Quote societarie, disponibilità finanziarie e beni mobili e immobili, per oltre 350.000 euro, sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza di Gela, su delega della Procura a un imprenditore del settore delle costruzioni, indagato per emissione di fatture false, presentazione di dichiarazioni fiscali fraudolente e di omesse dichiarazioni.
A richiedere il sequestro preventivo per concorrenza delle somme non versate all’Erario, emesso dal gip, è stata la Procura di Gela.
All’uomo è inoltre contestata la sottrazione fraudolenta di beni per evitare il pagamento delle imposte all’Erario attraverso la costituzione del trust. Secondo quanto accertato, l’imprenditore, immediatamente dopo la notifica del verbale di chiusura della verifica fiscale, ha costituito un trust a beneficio dei propri figli con il quale, continuando ad avere un potere di ampia gestione e controllo del patrimonio di cui si era apparentemente spossessato, ha cercato di rendere inefficace la procedura ablativa ma con un ulteriore decreto di sequestro le Fiamme Gialle hanno potuto sottoporre a sequestro preventivo altri sei immobili e 3 terreni a Butera (Cl) e in provincia di Alessandria del valore complessivo di oltre 280.000 euro.
Il tutto nasce da una verifica fiscale eseguita nei confronti della società, che ha permesso di portare alla luce un’evasione fiscale commessa tra il 2013 ed il 2015 mediante un meccanismo di frode basato sull’emissione e l’utilizzazione di fatture false emesse da società cosiddette “cartiere” al solo fine di ridurre i ricavi e, quindi, i redditi di altre imprese attraverso la contabilizzazione delle fatture fittizie.
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