Armato e mascherato su un ciclomotore senza targa, arrivò con un complice persino a puntare un fucile a canne mozze sugli agenti che li inseguivano. La loro identità è rimasta celata solo la manciata di qualche mese. I due autori di questa pericolosa fuga sono stati svelati dopo le serrate indagini della polizia. In manette un 21enne, indagato anche un minorenne a Gela, nel Nisseno.
La misura cautelare
La polizia di Stato ha eseguito una misura cautelare nei confronti di un 21enne, indagato in concorso con un minore. Le accuse sono di porto di arma da fuoco clandestina, ricettazione e furti aggravati. L’indagato e il suo complice erano ricercati dallo scorso novembre. Il giovane era non solo mascherato ma persino armato. I due intercettati a bordo di un ciclomotore, con il volto coperto da una maschera utilizzata dai personaggi di una nota serie televisiva. Erano sfuggiti all’alt della polizia.
Il provvedimento emesso dal Gip
I poliziotti del commissariato di pubblica sicurezza di Gela hanno portato avanti le indagini preliminari. E loro stessi hanno eseguito l’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere. Provvedimento emesso dal Gip del tribunale di Gela su richiesta della Procura della Repubblica. Nel novembre dello scorso anno, un equipaggio della polizia notava due giovani con indosso una maschera. Era identica a quella utilizzata dai personaggi di una nota serie tv. L’individuazione avvenne nel corso dei servizi di controllo del territorio.
Il motorino senza targa
A parte il fatto che i due erano mascherati, gli agenti notarono anche che il motorino era privo di targa. Il mezzo intercettato nei pressi del centro storico di Gela. I poliziotti intimarono l’alt al conducente il quale, anziché fermare il mezzo, accelerava l’andatura dandosi a precipitosa fuga. Nel frangente il passeggero estraeva un fucile a canne mozze e lo puntava contro gli agenti che si erano messi all’inseguimento. Nel corso della fuga, sviluppatasi all’interno del centro urbano, uno dei due fuggiaschi abbandonava l’arma.
L’interrogatorio
Il ciclomotore riusciva a dileguarsi tra le vie del centro, facendo perdere le proprie tracce. Portate avanti articolate indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Gela. I poliziotti della sezione investigativa del commissariato sono riusciti ad acquisire gravi elementi indiziari nei confronti dell’arrestato. Da qui è scattato l’arresto e il trasferimento nel carcere di Gela a disposizione dell’Autorità giudiziaria. In seguito all’interrogatorio il Gip ha concesso i domiciliari all’indagato.
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