La polizia di Gela ha arrestato un 65enne nella flagranza di reato di detenzione di cocaina e hashish. Gli agenti del commissariato cittadino si erano insospettiti da un particolare ed insolito movimento di persone. In pratica quelli che poi si riveleranno come clienti entravano e uscivano continuamente dall’abitazione del pusher. In seguito ad una serie di riscontri è stato deciso di organizzare un blitz all’interno dell’immobile facendo scattare un’accurata perquisizione.
Il blitz, cosa è stato trovato nell’appartamento
Nel corso della perquisizione, eseguita dai poliziotti della squadra investigativa dello stesso commissariato, sono stati rinvenuti circa 20 grammi di cocaina e dell’hashish. Sono stati ritenuti nella disponibilità dell’indagato e contestualmente sottoposte a sequestro.
Arresto convalidato dal Gip
Il rinvenimento delle sostanze stupefacenti ha determinato l’arresto nei confronti del 65enne. A seguito della richiesta della Procura di Gela, il giudice per le indagini preliminari, ritenendo sussistenti i presupposti, ha convalidato l’arresto e il sequestro della droga. Sono in corso ulteriori approfondimenti.
L’altro casa dello spaccio nel catanese
Allestire market della droga in casa è diventata per gli spacciatori in Sicilia una sorta di tentativo di sfuggire al pericolo in strada di essere beccato dalle forze dell’ordine. Ma come testimoniano le tante operazioni che hanno smantellato vere e proprie centrali casalinghe, questo espediente non funziona. Come nel caso recente di un 36enne di Pedara, nel Catanese, arrestato dai carabinieri di Zafferana Etnea per spaccio di sostanze stupefacenti e denunciato per ricettazione. Nella sua abitazione i militari dell’Arma, grazie al fiuto del cane King del nucleo cinofili di Nicolosi, hanno sequestrato un bilancino e 20 dosi di marijuana che l’uomo aveva buttato nel water nel tentativo di sfuggire ai controlli.
Durante la perquisizione gli investigatori hanno trovato diversi utensili agricoli a motore, due computer, un gruppo elettrogeno, un motore nautico e due chitarre elettriche, tutto materiale di provenienza furtiva. Per questo per lui è scattata la denuncia per ricettazione. Il bottino in parte è stato già restituito ai proprietari che avevano sporto denuncia, mentre il rimanente materiale è stato sequestrato, nell’attesa di risalire alle vittime dei furti.
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