Sono 18 le misure cautelari scattate a Catania nell’ambito di una operazione antimafia contro alcuni esponenti del clan Santapaola-Ercolano nei comuni di Acireale e Aci Catena. Il blitz è stato eseguito dalla Squadra Mobile di Catania e del Commissariato di Acireale su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia. Associazione mafiosa, estorsione, traffico di sostanze stupefacenti, usura, violazione della normativa sul controllo delle armi i reati contestati a vario titolo agli indagati.
La mafia di Acireale e Aci Catena
Si tratta di una indagine durata oltre un anno dal gennaio 2019 al 30 novembre 2021, nei territori di Acireale e Aci Catena e che ha fatto luce sulle attività criminali di una frangia acese della famiglia mafiosa Santapaola-Ercolano suddivisa in due articolazioni principali. Gli agenti della Squadra Mobile di Catania e del commissariato di Acireale hanno così eseguito 18 misure cautelari per reati che vanno dell’associazione a delinquere di tipo mafioso, estorsioni, usura, detenzione di armi e traffico di sostanze stupefacenti.
Le gerarchie delle cosche locali
Secondo quanto emerso Antonino Patanè, detto “Nino Coca Cola”, di Aci Catena, è gravemente indiziato di essere il reggente dell’intera frangia malavitosa, mentre Rosario Panebianco, detto “Catta Bullata” è gravemente indiziato di essere il responsabile dell’altra, localizzata ad Acireale. Il primo ha ripreso il potere della famiglia subito dopo la scarcerazione. Di fondamentale importanza le dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia tra cui Mario Gaetano Vnciguerra, Carmelo Porto e Giovanni La Rosa, le dichiarazioni dei quali sono state ampiamente riscontrate nel corso delle indagini.
I nomi degli arrestati
Misura cautelare in carcere per:
Rosario Albicocco
Fabio Arcidiacono, conosciuto come “Fabio mafia”
Alfio Brancato, detto “ Alfiu u Più”
Giuseppe Salvatore Costarelli
Carmelo Dandolo
Massimo Filippo Felice
Giuseppe Florio, detto “Brioscia”
Salvatore Indelicato, detto “U spiddu”
Salvatore Mangiagli, “Mangiaglione”
Carmelo Messina, inteso “Melo u pisciaru”
Rosario Panebianco, detto “Catta bullata”
Pietro Giovanni Pappalardo, “Petru a ladra”
Antonino Patanè, “Nino Coca cola”
Mario Patanè, “U Cavaleri”
Alfredo Quattrocchi, conosciuto come “Alfio”
Fabio Sardo, inteso “Fabio Carapipi”
Ai domiciliari Alfio Pappalardo e obbligo di dimora per Giuseppe Palazzolo detto “U ducati”
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