- Caso Gregoretti, la deposizione del premier Giuseppe Conte a Palazzo Chigi
- Caso Gregoretti, udienza preliminare per richiesta rinvio a giudizio Matteo Salvini
Caso Gregoretti, al via udienza a Palazzo Chigi
E’ cominciata a Palazzo Chigi la deposizione del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, come testimone, nell’ambito dell’udienza preliminare del procedimento Gregoretti per la richiesta di rinvio a giudizio di Matteo Salvini. L’ex ministro dell’Interno, presente nella sala assieme al suo legale, l’avvocato Giulia Bongiorno, è imputato per sequestro di persona per il ritardo dello sbarco di 131 migranti nel luglio del 2019.
L’udienza è presieduta dal presidente dei Gip di Catania, Nunzio Sarpietro. Sono presenti anche i legali delle parti civili, gli avvocati Daniela Ciancimino (Legambiente nazionale e Sicilia), Antonio Feroleto (Arci nazionale) e Corrado Giuliano (Accoglierete) e il penalista Massimo Ferrante che rappresenta una famiglia di migranti presente su nave Gregoretti.
Penso che il presidente abbia una posizione chiave in questo momento. E credo sia l’unico che ci possa dare indicazioni fondamentali per il processo” Lo ha affermato il Gip di Catania, Nunzio Sarpietro, “L’udienza – ha aggiunto – potrebbe durare un paio d’ore”. Alla domanda se le decisioni erano condivise dal governo il Gip ha risposto “non lo so…”
“Qui Palazzo Chigi. Pronto questa mattina al processo per ‘sequestro di persona’.Da ministro ho difeso il mio paese, ridotto sbarchi e dispersi in mare, salvato vite, fatto risparmiare milioni e protetto gli italiani. Ne sono fiero”. Così su twitter il leader della Lega Matteo Salvini per l’audizione a Palazzo Chigi del premier dimissionario Giuseppe Conte, per il caso Gregoretti.
Caso Gregoretti, quello che ha detto Salvini a Catania
“In aula per raccontare alcuni dati del mio ministero. Abbiamo salvato vite e protetto un paese, quello che non è accaduto dopo perchè dopo di me ci sono stati morti annegati e diritti negati. Mi dispiace solo di dovere far perdere tempo a giudici, avvocati, forze dell’ordine in un’aula bunker che solitamente è impiegata per processi di mafia. Io sono un cittadino italiano rispettoso di quello che la giustizia mi chiede per rispondere di quello che avevo promesso agli italiani di fare: bloccare il traffico di esseri umani e il business dell’immigrazione clandestina senza fare male a nessuno. Sono curioso di sentire cosa diranno in aula Conte, Di Maio, Toninelli e gli altri ministri che con me condividevano questa linea”.
(IN AGGIORNAMENTO
Commenta con Facebook