Continua senza sosta l’attività di potenziamento della Rete ospedaliera in Sicilia, voluta dal governo Musumeci. L’ingegnere Tuccio D’Urso, soggetto attuatore del presidente della Regione per l’emergenza Covid nell’Isola, ha infatti firmato i decreti che danno il via libera a tre importanti interventi, nel quadro dei 79 previsti dal Piano regionale. Diventano così 33 le opere attualmente in esecuzione.

Ad Acireale lavori all’ospedale Santa Marta e Santa Venera

In particolare, ad Acireale iniziano i lavori delle terapie semi-intensive all’ospedale Santa Marta e Santa Venera: si realizzeranno 8 posti di terapia sub intensiva collegati all’ampliamento del Pronto soccorso e alla nuova tac.

Altri interventi a Messina e Siracusa

In partenza anche la realizzazione, a Messina, di 16 posti di terapia intensiva al Policlinico “Gaetano Martino”. Intervento altrettanto importante quello che sarà effettuato all’ospedale Umberto I di Siracusa, dove sarà realizzato un nuovo padiglione contenente il Pronto soccorso per le malattie infettive e un reparto con 18 posti di terapia intensiva. I tre cantieri non avranno una durata superiore ai cento giorni.

Da marzo sedici nuovi posti di sub-intensiva al Garibaldi di Catania

Intanto, lo scorso 22 marzo, il governatore Musumeci ha inaugurato una “Unità operativa” di Medicina con sedici nuovi posti di terapia sub-intensiva all’interno dell’ospedale “Garibaldi-Centro” di Catania.
La nuova struttura rientra nel Piano siciliano per l’edilizia sanitaria.
“Questa – aveva sottolineato Musumeci nell’occasione – è la prima delle 79 opere che siamo stati autorizzati a realizzare da Roma. È una grande soddisfazione. La Sicilia, in questa vicenda del Coronavirus, ha dimostrato di avere le carte in regola per competere con quelle regioni, soprattutto del Nord, considerate infallibili sul piano dell’efficienza. Lo dico con legittimo orgoglio a merito di tutti gli operatori perché si sono attivati perché i risultati arrivassero presto. Sulla sanità non si risparmia per raggiungere gli obiettivi, bisogna solo evitare gli sprechi. Questo è quello che abbiamo fatto”.

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