Tempi di cambiamento e di ripartenza anche per come ripensare ai tempi del Covid19 il trasporto pubblico locale. Al centro dell’attenzione di assessorato ai Trasporti e sindacati la ferrovia Circumetnea.

“Ci siamo fatti carico delle preoccupazioni di sindacati, lavoratori e utenti, convocando un tavolo con Ferrovia Circumetnea per capire quali sono le variazioni sulle tratte extraurbane e quali sono punti di forza e di debolezza del nuovo piano tariffario. Ci rivedremo lunedì prossimo al Palazzo della Regione di Catania: il Governo Musumeci ha chiesto all’Azienda e alle rappresentanze sindacali di formulare delle proposte, improntate al buon senso, che consentano di far ripartire il confronto costruttivo fra le parti contemperando le esigenze in campo. Abbiamo aperto anche il confronto con la struttura commissariale, per capire quali margini operativi abbiamo. Vero è che l’emergenza covid-19 ha inciso sulla domanda e sui ricavi, ma occorre porre le basi per una ripartenza di Fce che non penalizzi il territorio né la qualità dei servizi erogati, nonché l’efficiente allocazione delle risorse umane e strumentali dell’Azienda”.

Lo dichiara l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone, commentando l’esito della riunione di ieri a Catania con i sindacati e i vertici di Ferrovia Circumetnea.

Lavoratori e utenti preoccupati per le sorti del trasporto pubblico, sopratutto sulla tratta Catania – Riposto, ma anche per il lato opposto, verso Adrano, operate dalla ferrovia Circumetnea e che potrebbero subire delle riduzioni.

Ferrovie dello Stato sulla tratta Catania Riposto aveva rassicurato “La tratta per Riposto non sarà interessata da alcun cambiamento – garantisce Salvatore Fiore direttore generale dell’azienda. Il servizio resta uguale – dice – ma sarà effettuato su gomma. Per quanto riguarda i treni di superficie – aggiunge – dobbiamo soggiacere a una serie di restrizioni che derivano dalla ANSF (Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie n.d.r.), di cui siamo parte, per cui siamo costretti a utilizzarne meno Ma abbiamo compensato con gli autobus che effettuano lo stesso servizio”.

Consideriamo che la fase che stiamo attraversando è molto delicata anche dal punto di vista economico – aveva sottolineato Fiore – e dobbiamo ottimizzare i costi. Abbiamo avuto un crollo dell’utenza scolastica e quindi dell’utenza in generale, eppure stiamo continuando a investire e non abbiamo cassaintegrato alcun lavoratore”