Su delega della Procura Distrettuale, agenti del commissariato di Librino nel catanese hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip di Catania. Il provvedimento ha riguardato tre note e storiche “scuderie”: “Ianuzzo” e “Teste i Lignu”, ubicate nel quartiere di San Cristoforo, e “Facci i Cani” nel rione di Picanello, con relative stalle, 10 cavalli, molteplici box e, ancora, è stato sequestrato un cane con le orecchie mutilate, 39 calessi, un ingente quantitativo di medicinali privo di prescrizioni veterinarie e altro materiale notoriamente utilizzato per allestire i calessi da corsa.
Indagine partita dopo i video pubblicati su Tik Tok
L’attività è stata avviata a seguito di 3 corse clandestine tenute a Camporotondo Etneo, pubblicate anche sul social Tik Tok, dove si assiste a delle gare non autorizzate di cavalli alle quali avevano partecipato due fantini con cavallo e calesse che gareggiavano per le rispettive scuderie contrapposte e centinaia di persone come spettatori, nonostante i divieti esistenti per l’emergenza sanitaria da Covid 19. Fatto di rilevo è che le competizioni sportive, dove notoriamente vengono effettuate anche scommesse clandestine di ingenti somme di denaro, si svolgevano su una pubblica via creando pericolo per la circolazione stradale, che i cavalli correvano sull’asfalto e venivano frustati per sollecitare la loro reattività, che gli sfidanti erano circondati da sostenitori che li incitavano seguendo le gare a bordo di motocicli, davanti, ai lati, dietro e in mezzo ai due calessi, che vi era anche molto pubblico al margine della strada, senza alcuna protezione e il percorso non era delimitato con mezzi atti ad evitare incidenti, non predisponendo presidi sanitari e veterinari, somministrando agli animali farmaci in assenza di prescrizione medica.
Indagini suffragate da video e testimonianze
A conclusione dell’attività investigativa, suffragata con acquisizioni di video e testimonianze, è stato possibile individuare i fantini e i titolari delle “scuderie”, gli allenatori e gli addestratori dei cavalli oggetto dei maltrattamenti. Si tratta di soggetti tra i 68 e i 39 anni, cinque dei quali annoverano precedenti specifici in materia di maltrattamenti animali. Tutti sono indagati in stato di libertà e rischiano da 1 a 3 anni di carcere e multe sino a 160 mila euro.
I cavalli trovati in stalle sporche
In relazione ai 10 cavalli rinvenuti all’interno, detenuti in stalle sporche e in due casi abusive, sul posto è intervenuta la squadra a cavallo della polizia di Stato che, dietro visita veterinaria da parte della competente Asp, ha trasportato gli equini presso luoghi di custodia giudiziaria ritenuti idonei a garantire il loro benessere. Le operazioni hanno anche consentito di individuare e indagare per i medesimi reati il noto fantino “Vicenzu”, V.C., 69 anni, e ancora identificare molteplici partecipanti che, a bordo dei rispettivi motocicli, avevano partecipato alle gare clandestine. I veicoli sono stati sequestrati per la confisca; elevate anche numerose sanzioni, sequestri e fermi amministrativi dei veicoli per guida senza patente, veicoli privi di copertura assicurativa e per mancanza di casco protettivo.
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