I carabinieri del nucleo Radiomobile della compagnia di Palagonia hanno arrestato un 26enne catanese, già noto alle forze dell’ordine, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale.

L’attività di controllo del territorio dei militari dell’Arma, finalizzata tra l’altro al contrasto dei fenomeni della detenzione e commercio di sostanze stupefacenti, ha ottenuto un altro importante risultato allorquando i carabinieri hanno proceduto a fermare diversi veicoli lungo la S.S. 417 Catania – Gela.

In tale contesto operativo i militari operanti hanno selezionato una autovettura in transito il cui conducente, nonostante l’intimazione ad arrestare la marcia del veicolo, per sottrarsi al controllo ha invece accelerato repentinamente superando sul lato destro altri due veicoli che lo precedevano e mettendo in pericolo, peraltro, gli altri utenti della strada.

I carabinieri hanno subito inseguito il fuggitivo raggiungendolo sulla S.S. 417, dopo aver percorso circa 2 km, e riuscendo quindi a fermarlo ed identificarlo. Immediate a questo punto le operazioni di perquisizione personale e veicolare che hanno consentito di rinvenire, occultati nel vano porta oggetti del cruscotto, una busta in polietilene contenente 7 involucri, ciascuno confezionato sotto vuoto e contenenti cocaina per un peso complessivo di 185 grammi.

Droga sequestrata ed arresti domiciliari

La sostanza stupefacente è stata sottoposta a sequestro per essere poi sottoposta agli accertamenti di laboratorio per verificare il principio attivo, mentre il 26enne è stato posto a disposizione dell’autorità giudiziaria che ha convalidato l’arresto e applicato la misura degli arresti domiciliari.

Lo spaccio di droga nel panificio degli orrori, due arresti

Scoperto in un panificio di Catania un vasto giro di spaccio di droga. Due gli arresti in flagranza, 46enne ed un 34enne, entrambi catanesi, responsabili di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Il primo titolare dell’attività, l’altro dipendente. Oltre alla droga i militari si sono trovati di fronte ad un esercizio alimentare da incubo, con blatte e muffe tra gli alimenti.

L’intervento della “Squadra Lupi” del nucleo investigativo del comando provinciale. Sono stati attirati da un incessante via vai di persone in un panificio di via Plebiscito, nel popoloso quartiere di San Cristoforo. I sospetti più che leciti perché i clienti uscivano senza alcuna busta di pane. Alla luce delle mirate risultanze info-investigative, i carabinieri hanno quindi effettuato diversi appostamenti, mimetizzandosi tra i clienti. Attività che permesso di comprendere che in realtà quel panificio poteva essere, di fatto, la base operativa di due spacciatori. Per sorprendere in flagranza i due pusher, nel pomeriggio i carabinieri si sono recati sul posto e hanno effettuato una perquisizione.

Il 46enne titolare dell’attività, alla vista dei militari, ha manifestato evidenti segni di nervosismo. Ha iniziato a spostarsi nevroticamente da un locale all’altro. I “Lupi”, però, non lo hanno chiaramente perso di vista, accorgendosi che, ad un certo punto, un dipendente 34enne gli si era avvicinato e gli aveva sussurrato velocemente qualcosa all’orecchio. Un militare, capita la situazione, ha perciò deciso di seguire quest’ultimo lavoratore. E si è accorto che aveva prelevato una busta da uno sgabuzzino e, dopo averla messa sotto braccio, aveva tentato di allontanarsi velocemente dal panificio. Immediatamente bloccato dal carabiniere che lo aveva seguito, il giovane non ha avuto altra scelta se non quella di consegnare la busta.

All’interno della busta, nascoste in mezzo ad alcuni indumenti, vi erano tre involucri contenenti cocaina in pietra per complessivi 131 grammi. Il loro valore sul mercato nero era di circa 12 mila euro. Accanto anche un bilancino di precisione, un cucchiaino sporco della stessa sostanza stupefacente e materiale per il confezionamento delle singole dosi. La perquisizione è stata estesa anche al ripostiglio-spogliatoio, all’interno del quale sono stati trovati vari ritagli di carta alluminio intrisa di cocaina e la somma complessiva di 720 euro, ritenuta incasso dell’attività di spaccio.

E’ stato necessario il sequestro degli alimenti in cattivo stato di conservazione. Il titolare dell’attività, oltre all’arresto per la detenzione della droga ai fini di spaccio, è stato anche sanzionato con ammende per un totale di oltre 12 mila euro. Data la gravità delle carenze igienico sanitarie, è stata interessata anche l’Asp di Catania, che ha adottato la sospensione dell’attività lavorativa fino al ripristino delle prescrizioni imposte. A sua volta l’azienda sanitaria ha elevato un’ulteriore sanzione amministrativa di mille euro, proprio in virtù delle gravissime carenze igieniche riscontrate. Il 46enne ed il 34enne, titolare e dipendente, hanno avuto gli arresti domiciliari.