“Dare ai giovani siciliani un’alta formazione di elevata qualità, creare opportunità concrete e consentire alle nostre migliori intelligenze di potere lavorare con profitto nella nostra Isola sono obiettivi prioritari del governo regionale”. Lo sottolinea il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci a margine della cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico dell’Università di Catania, che ha visto la presenza del ministro Maria Cristina Messa.
“Intesa sottoscritta con atenei siciliani va in questa direzione”
“L’intesa che abbiamo sottoscritto a gennaio con tutti gli Atenei della Sicilia per creare un Polo per la ricerca e l’innovazione – aggiunge il governatore – va proprio in questa direzione: ci potrà consentire di intercettare meglio le risorse del Pnrr, facendo per la prima volta un gioco di “squadra” tra istituzioni, e di puntare sui nostri neolaureati. Il futuro dei nostri studenti e delle nostre studentesse, dei nostri figli e dei nostri nipoti, necessita di un’azione sinergica, vigorosa e non rinviabile. È innegabile, però, che anche il governo nazionale debba creare le condizioni affinché il nostro territorio e le nostre istituzioni accademiche possano essere attrattivi al pari di altre parti d’Italia”.
“Auguro consolidare stagione rilancio”
Continua Musumeci: “All’Ateneo di Catania come a tutti gli atenei dell’Isola, auguro di consolidare la stagione di rilancio nella consapevolezza dei valori, delle professionalità e delle potenzialità che ci sono al suo interno, mantenendo il merito e la competenza come principi inderogabili. Sul fronte delle nuove strutture per la residenzialità studentesca e la didattica – conclude il presidente della Regione – assieme ai vertici accademici e all’Ente regionale per il diritto allo studio siamo pronti a valutare soluzioni idonee, compreso l’eventuale utilizzo di alcune delle strutture sanitarie dismesse in città”.
L’intesa di gennaio per il polo di ricerca
Ad inizio dello scorso gennaio, si è raggiunta la piena intesa: “Un Polo per la ricerca e l’innovazione con le università siciliane per poter utilizzare al meglio le risorse comunitarie e offrire nuove opportunità di lavoro ai neolaureati”. Ad annunciarlo il presidente della Regione Nello Musumeci dopo l’incontro a Palazzo Orléans con i rettori dei quattro Atenei dell’Isola: Palermo (Massimo Midiri), Catania (Francesco Priolo), Messina (Salvatore Cuzzocrea) ed Enna (Giovanni Puglisi), con i quali è stato sottoscritto uno specifico protocollo d’intesa.
All’incontro erano presenti anche gli assessori regionali all’Istruzione, Roberto Lagalla, alle Attività produttive, Mimmo Turano, e all’Energia, Daniela Baglieri.
Il “Coordinamento della ricerca in Sicilia”
Il “Coordinamento della ricerca in Sicilia”, così come verrà chiamato, intende promuovere “una forma di collaborazione stabile e organizzata fra i diversi attori della ricerca e innovazione operanti in Sicilia”. Si punta insomma alla “costituzione di un coeso e armonico sistema regionale della ricerca e dell’innovazione, attraverso la creazione di alleanze e la definizione di rapporti di collaborazione e cooperazione interregionali, nazionali e internazionali a supporto delle progettualità delle università siciliane”.
I settori coinvolti
Gli ambiti interessati dall’accordo riguardano, tra gli altri: la doppia transizione green & digital; la valorizzazione delle tecnologie chiave abilitanti (Kets); la collaborazione su progetti di produzione di idrogeno low-carbon, la diffusione dell’idrogeno pulito negli usi industriali; la promozione di iniziative e progetti di ricerca e sviluppo per accelerare la transizione verso forme di produzione a minore impatto energetico e ambientale; l’attivazione di interventi di ricerca di base e applicata nei settori propri delle aree di sviluppo strategico della Regione (agroalimentare, digitale, scienza della vita, beni culturali, energia, turismo, economia del mare, etc.).
Da tutti i rettori è stata condivisa la proposta del governo regionale di avviare l’iter per la costituzione di un’Agenzia regionale della ricerca.
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