Controlli a vasto raggio dei carabinieri nel comprensorio di Licodia Eubea nel catanese, ad essere scoperti droga, munizioni e anche una soggiorno clandestino. Numerose le cartucce trovate in un casolare, intercettata un’auto dove vi era della sostanza stupefacente. Ad operare sono stati i carabinieri della compagnia di Caltagirone, nel quadro delle attività disposte dal comando provinciale per il contrasto alla criminalità diffusa. Ad essere stati svolti una serie di mirati servizi.

La droga

Nello specifico i militari della stazione, con il supporto dei colleghi dello squadrone eliportato “Cacciatori di Sicilia”, del 12° reggimento “Sicilia” e del nucleo cinofili di Nicolosi, hanno realizzato una serie di controlli sull’intero territorio che hanno portato alla denuncia di un giovane. E’ stato fermato a bordo della sua autovettura e trovato in possesso di sostanza stupefacente del tipo marijuana.

Le cartucce detenute illegalmente

Anche un uomo di 39 anni è stato denunciato all’autorità giudiziaria perché nel suo casolare di campagna sono state rinvenute e sequestrate 55 cartucce di vario calibro. In particolare calibro 16 a piombo spezzato e a palla unica, calibro 20 e calibro 500 S&W per pistola revolver. In tutti i casi l’uomo non aveva effettuato la prevista denuncia. La scoperta è stata fatta in seguita ad una perquisizione dei militari “Cacciatori di Sicilia” con il supporto del fiuto del cane Athos del nucleo cinofili.

I controlli su strada

Massicci anche i controlli su strada. Elevate sanzioni per violazioni al codice della strada per un ammontare complessivo superiore ai 3 mila euro. Tra le infrazioni rilevate l’eccesso di velocità, sorpasso vietato, autovetture senza assicurazione e revisione, e uso del cellulare alla guida. Infine, è stato fermato un 54enne di nazionalità albanese che, a seguito di approfonditi controlli e identificazione, si è appurato essersi trattenuto nel territorio italiano oltre i limiti temporali consentiti dalla normativa sull’immigrazione. Pertanto l’uomo è stato denunciato all’autorità giudiziaria e inoltrato all’ufficio immigrazione della competente questura per i conseguenti adempimenti.

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