E’ stato arrestato ieri a Heilbronn, in Germania, Antonino Falzone, pluripregiudicato affiliato alla cosca catanese “Santapaola-Ercolano”, ricercato da settembre scorso, in esecuzione di un mandato di arresto europeo scaturito da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Catania per associazione mafiosa finalizzata al traffico di stupefacenti, estorsioni ed altro.

L’operazione è stata condotta dalla Polizia Regionale del Land Baden Württemberg, con la collaborazione del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia e della DIA, nel complesso di un’articolata attività info-investigativa sviluppata nell’ambito della Rete Operativa Antimafia @ON.

La cattura è avvenuta all’interno di un’abitazione dove, a seguito di irruzione, il latitante è stato immediatamente immobilizzato.

Falzone era ricercato a seguito di un’operazione dei carabinieri della Compagnia di Giarre (Catania) che aveva disarticolato il clan facente capo al boss Benedetto La Motta, referente della famiglia catanese “Santapaola-Ercolano” nel comune di Riposto e zone limitrofe.

Intanto, sempre in tema di lotta alla mafia, dalle prime ore di stamane oltre 100 finanzieri del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Catania, con la collaborazione dello Scico, stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 18 persone ritenute appartenenti o riconducibili ai clan Laudani e Santapaola accusate, a vario titolo, di associazione mafiosa, estorsione, usura, turbativa d’asta, favoreggiamento personale, detenzione e porto di armi da fuoco.
Gli indagati sono 37. I provvedimenti restrittivi – 10 in carcere ed otto ai domiciliari – sono stati emessi dal Gip presso il locale Tribunale su richiesta della Dda della Procura etnea.
I militari hanno inoltre sequestrato le quote sociali ed il patrimonio di una società di trasporti per un valore di circa un milione di euro.

Il 19 novembre scorso, un altro latitante è stato arrestato. La Polizia di Stato, con il coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina – Direzione Distrettuale Antimafia, ha catturato Giovanni De Luca, da oltre un anno latitante. L’uomo, irreperibile dal 7 ottobre 2019, si era volontariamente sottratto all’esecuzione del provvedimento di sospensione della misura della semilibertà concessagli a suo tempo dal Tribunale di Sorveglianza di Messina – era attivamente ricercato in quanto destinatario anche all’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa in ordine a gravi reati (plurima estorsione, rapina e sequestro di persona, tutti aggravati dal fatto di essere stati commessi con metodo mafioso) oggetto dell’indagine convenzionalmente denominata “Flower”, condotta dalla Squadra Mobile nel novembre dello scorso anno.

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