La Polizia di Stato, con il coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina – Direzione Distrettuale Antimafia, ha catturato Giovanni De Luca, da oltre un anno latitante. L’uomo, irreperibile dal 7 ottobre 2019, si era volontariamente sottratto all’esecuzione del provvedimento di sospensione della misura della semilibertà concessagli a suo tempo dal Tribunale di Sorveglianza di Messina – era attivamente ricercato in quanto destinatario anche all’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa in ordine a gravi reati (plurima estorsione, rapina e sequestro di persona, tutti aggravati dal fatto di essere stati commessi con metodo mafioso) oggetto dell’indagine convenzionalmente denominata “Flower”, condotta da questa Squadra Mobile nel novembre dello scorso anno.
L’uomo è considerato appartenente ad una cellula criminale locale e venne arrestato assieme ad altri ritenuti responsabili, a vario titolo, di estorsioni aggravate dal metodo mafioso ai danni di titolari di locali notturni e rapine in pregiudizio di vari esercizi commerciali della città. le indagini hanno consentito consentito ai poliziotti della Squadra Mobile di accertare come De Luca avesse trovato rifugio nel circondario del Villaggio Santo, e precisamente in una delle abitazioni che insistono nel dedalo di stradine che caratterizza la zona. Per quanto sopra, fin dal tardo pomeriggio di ieri, è stata disposta una imponente azione di cinturazione della zona e sono state effettuate delle mirate perquisizioni finalizzate alla cattura del latitante. Intorno alle 22, nell’abitazione di Elena Micalizzi, fermata come responsabile del reato di favoreggiamento personale aggravato dalle modalità mafiose, all’interno di una intercapedine è stato rintracciato e catturato.
Del resto, numerose “tracce” della presenza del latitante erano presenti nell’abitazione-covo, come indumenti, calzature maschili e farmaci che, sulla scorta delle evidenze investigative collazionate dalla Squadra Mobile, erano certamente riconducibili al latitante. L’uomo ha tentato fino all’ultimo di rimanere nascosto, ma la morsa degli operatori della Polizia di Stato, ormai certi di essere vicinissimi alla sua cattura, non si è mai affievolita.
De Luca e la donna sono stati, quindi, condotti presso gli Uffici della Squadra Mobile della Questura di Messina e, dopo l’espletamento delle formalità di rito, tradotti presso la locale Casa Circondariale di Messina-Gazzi a disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia.
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