Precipita secondo il sindacato del Nursind la condizione del personale all’ospedale “Cannizzaro” di Catania. Mancano gli operatori sociosanitari, molti addetti svolgono mansioni non di propria competenza, in alcuni reparti vengono aggiunti posti letto di altre aree, ci sono persino letti posizionati sotto le finestre. Per questo il sindacato Nursind ha avviato una raccolta firme arrivando a quasi 400 adesioni per chiedere direttamente all’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, di intervenire e risolvere una situazione ritenuta d’insostenibile.

Criticità anche per il personale della pulizia

Tra le criticità segnalate dalla segreteria guidata da Salvo Vaccaro c’è anche la posizione del personale ausiliario addetto alle pulizia. “Non è chiaro – scrive il Nursind –  il ruolo e la qualifica e le funzioni svolte, visto che in certi casi gli operatori dicono di essere pulizieri ma vengono immessi nei turni come ausiliari”. E ancora, le figure di supporto gravano sul personale sanitario che in questo modo viene distolto spesso dall’assistenza dei pazienti perchè deve svolgere altre mansioni.

Carichi di lavoro estremamente pesanti

“I dipendenti si sentono sfruttati dal continuo utilizzo oltre i normali carichi di lavoro – scrive il Nursind – spesso non si tiene conto dei turni di riposo saltati, con vessazioni ricevute in modo più o meno velato dal personale dirigente”.

“Corda tirata all’estremo”

Secondo il Nursind “la corda è stata tirata all’estremo, siamo stanchi e avviliti, perché le soluzioni prospettate non sono mai arrivate lasciandoci abbandonati al nostro destino incastrato con quello dei pazienti che assistiamo che rischiano insieme a noi l’incolumità fisica e psichica”.  Da qui la petizione e la richiesta di un intervento urgente all’assessore Razza.

A luglio l’ispezione

Già il Nursind aveva acceso da tempo i suoi riflettori sul “Cannizzaro” parlando di gravi criticità anche del reparto di ginecologia e ostetricia. Tanto che si innescarono le preoccupazioni della Regione. Il dirigente generale Mario La Rocca ha scritto ai vertici dell’azienda ospedaliera nel luglio scorso per chiedere una verifica e una relazione scritta sulle condizioni lavorative e sull’assistenza ai pazienti.

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