Venerdì 11 dicembre 2020, alle ore 10,15, al palazzo degli elefanti, il sindaco Salvo Pogliese con l’assessore ai servizi sociali Giuseppe Lombardo e quello alle attività produttive Ludovico Balsamo, con i rappresentanti istituzionali dei Comuni di Misterbianco e Motta Sant’Anastasia che insieme a Catania formano il Distretto socio sanitario n.16 e le associazioni d’impresa a cui aderiscono le aziende etnee, illustreranno i contenuti del protocollo d’intesa siglato con il Centro Provinciale per l’Impiego per l’inserimento nelle attività lavorative, per sei mesi, di 600 tirocinanti, percettori del reddito minimo d’inserimento, utilizzando un finanziamento comunitario del Pon inclusione.

Le associazioni di categoria firmatarie dell’intesa sono Confcommercio, Cifa, Cna, Confesercenti, Assoesercenti e Confindustria Catania.

I soggetti da inserire nel circuito produttivo, con un reddito di seicento euro mensili, verranno selezionati dal Centro Provinciale per l’Impiego di Catania, in collaborazione con l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive per il Lavoro.

Prevista la partecipazione dell’assessore regionale al Lavoro e alla Famiglia Antonio Scavone.

Intanto, cambiando provincia, il 26 novembre scorso, le parlamentari del Movimento 5 Stelle Roberta Alaimo e Valentina D’Orso hanno fornito alcuni dati rispetto a reddito di cittadinanza e lavoro nel Palermitano.
Hanno infatti reso noto che “in provincia di Palermo sono 13.264 i percettori di Reddito di Cittadinanza che hanno firmato almeno un contratto di lavoro prima del 31 ottobre di quest’anno, un anno segnato dalla pandemia di Covid 19. Parliamo naturalmente dei percettori ‘occupabili’, cioè degli adulti tenuti a firmare un Patto per il Lavoro e che nei nostri Comuni sono 82.936, mentre il numero dei rapporti di lavoro ancora in corso a fine ottobre è di 7186. E’ il segno che il Reddito di Cittadinanza sta sostenendo e riattivando un numero crescente di persone in difficoltà anche nei nostri territori”.
E ancora: “Con il Reddito di cittadinanza e le prime azioni di potenziamento dei Centri per l’Impiego attraverso l’irrinunciabile contributo dei Navigator abbiamo raggiunto risultati impensabili, e su questa strada dobbiamo andare avanti. Per il rifinanziamento del RdC ci sono pronti 4 miliardi in Legge di Bilancio, ma occorre renderlo ancora più efficace e inclusivo. Allo stesso modo serve un’accelerazione sul fronte delle politiche attive, per le quali sono già previsti importanti investimenti per la formazione e la riqualificazione dei lavoratori, grazie a nuove risorse che si aggiungono al Fondo Nuove Competenze voluto dal Ministero del Lavoro. Prevenire la disoccupazione dei lavoratori a rischio, agganciare la formazione alle politiche di sviluppo e puntare a un sistema di ammortizzatori sociali finalmente universale sono alcuni degli obiettivi strategici che intendiamo perseguire con decisione anche in Parlamento”.

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