Pubblicavano annunci di vendita su un famoso portale di commercio on line e, per accreditarsi verso i possibili acquirenti, utilizzavano le credenziali di un pubblico ufficiale del quale avevano rubato le fotografie dei documenti di identificazione. A scoprire la truffa sono stati gli investigatori della polizia di frontiera dello scalo marittimo di Catania.

Indagine partita da un trattore fantasma

Gli agenti, dopo aver ricevuto la denuncia di un cittadino truffato il quale aveva acquistato un trattore in rete e non lo aveva mai ricevuto, hanno avviato le indagini che li hanno condotti a due fratelli di 28 e 22 anni, entrambi residenti a Crotone, che sono stati denunciati in stato di libertà per i reati di truffa on line e di sostituzione di persona.

Pubblico ufficiale all’oscuro di tutto

Il pubblico ufficiale – quello vero – era ovviamente all’oscuro della fraudolenta transazione. Anzi, già diversi anni addietro, essendo venuto a conoscenza di un fatto analogo, aveva sporto denuncia per l’illecito utilizzo della sua identità a opera di ignoti allo scopo di commettere truffe online. Risultava, infatti, che anche in quel caso i truffatori inviavano agli eventuali acquirenti le foto dei suoi documenti, grazie alle quali cercavano di farsi pagare senza poi inviare l’articolo venduto.

Altri controlli in aeroporto

La polizia di frontiera ha anche operato altri controlli sull’aeroporto di Fontanarossa a Catania. Due passeggeri sono stati denunciati per distinte violazioni, in seguito ad accertamenti in collaborazione con il personale in servizio allo scalo. Ad un passeggero 65nne di nazionalità tedesca in partenza per Monaco è stato contestato il reato di porto di armi od oggetti atti a offendere. Dopo essere stato sottoposto ai controlli di sicurezza sulla persona e sui bagagli, è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico del genere vietato, della lunghezza complessiva di 23 centimetri, nascosto all’interno del proprio bagaglio. A un secondo passeggero di 22 anni in partenza per Torino, è stato contestata la detenzione abusiva di armi, perché è stato trovato in possesso di una cartuccia inesplosa di arma corta.

 

 

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