Diventa esecutivo l’accordo siglato da sindacati, azienda e Confindustria sui 130 esuberi annunciati dalla Pfizer a Catania. L’intesa è stata approvata dall’assemblea dei lavoratori. L’accordo prevede, tra l’altro, il pagamento di 57 mensilità a chi lascia anticipatamente l’impresa.

Sono undici i dipendenti che hanno accettato il trasferimento nel sito della multinazionale ad Ascoli.

Così i sindacati

I sindacati, in una nota, parlano di “schiacciante maggioranza di sì, con solo due no” che “ha sancito la conclusione ufficiale della lunga procedura iniziata lo scorso 7 febbraio, mentre adesso inizierà la nuova fase riguardante l’apertura della manifestazione di interesse per le unità lavorative che vorranno aderire al ‘paracadute’ dell’incentivo economico all’esodo”.

I segretari provinciali Jerry Magno (Filctem Cgil), Giuseppe Coco (Femca Cisl), Alfio Avellino (Uiltec) e Carmelo Giuffrida (Ugl Chimici) spiegano: “L’obiettivo sarà quello di sfoltire quanto più è possibile l’organico, attraverso la platea dei lavoratori vicini alla pensione, nell’arco di cinque anni, e di coloro che sono stati assunti a suo tempo con il contratto a tutele crescenti. Arrivare dunque ad una quota di circa 80 adesioni che, sommati al personale già andato via, altrove o ad Ascoli Piceno, andrebbero a ridurre la lista degli esuberi a circa 30 unità che potrebbe trovare ricollocazione all’interno del sito catanese, secondo l’impegno assunto da Pfizer. Saranno quindi salvate le risorse più giovani pur abbassando i livelli occupazionali”.

“Intesa meno dolorosa”

E continuano “Vogliamo ringraziare tutto il personale dello stabilimento e, in particolare – prosegue la nota dei sindacati – la nostra Rsu che ha combattuto egregiamente per ottenere quest’intesa non bellissima, ma sicuramente meno dolorosa. Un grazie va anche a coloro che, accettando questa nostra proposta, nei prossimi giorni accetteranno di andare via conquistando la forte incentivazione e dimostrando un grande senso di responsabilità verso i colleghi più giovani di età. Non abbiamo di certo finito qui – annunciano i sindacati – perché continueremo a tenere la guardia molto alta e, principalmente, anche attraverso le nostre segreterie nazionali chiederemo al ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti di battere un colpo se ancora c’è al suo posto, convocando la multinazionale del farmaco”.

Magno, Coco, Avellino e Giuffrida concludono: “Ora più che mai serve conoscere il piano industriale per avere contezza del futuro di Pfizer a Catania”.

Cosa prevede l’intesa

Ecco cosa prevede l’accordo, oltre alle 57 mensilità a chi lascia l’impresa in anticipo: 35mila euro ai lavoratori già in possesso alla data di efficacia del recesso del rapporto di lavoro dei requisiti pensionistici di vecchiaia e incentivi a partire dal 90 per scendere all’85% dello stipendio per chi matura il pensionamento entro cinque anni. È uno dei punti del protocollo d’intesa tra sindacati, azienda e Confindustria di Catania.

I lavoratori che raggiungono i requisiti pensionistici di vecchiaia entro 24 mesi dalla data di efficacia del recesso del rapporto di lavoro avranno un incentivo economico lordo commisurato al 90% della retribuzione lorda, comprese tredicesima e quattordicesima mensilità. Per chi li matura in quattro anni, dopo i 24 mesi l’incentivo scende all’85% della retribuzione lorda per altri due anni. Per i lavoratori che raggiungono i requisiti pensionistici di vecchiaia entro cinque anni è previsto un incentivo pari alla retribuzione mensile netta moltiplicata per 49 volte. La retribuzione presa in considerazione è quella del mese di aprile 2022.

Altri punti dell’accordo

Per i dipendenti che non raggiungono i requisiti pensionistici di vecchiaia nel periodo di 5 anni dalla data di efficacia del recesso del rapporto è prevista una retribuzione netta di 49 mensilità e altre otto per chi firma entro il 13 maggio 2022 la non opposizione al recesso del contratto di lavoro Ai lavoratori assunti dal 7 marzo 2015, titolari di Contratto di lavoro a tutele crescenti (Ctc), che al 2 maggio 2022 hanno un’anzianità contrattuale di quattro anni è previsto un incentivo economico di 16 mensilità lorde. Per chi ha più di quattro anni, l’incentivo sale a 25 mensilità lorde. In aggiunta, per entrambe le tipologie di Ctc saranno riconosciute una mensilità per il coniuge fiscalmente a carico e due mensilità per ogni figlio fiscalmente a carico.

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