Non si arresta il negativo trend dei reati connessi alla sfera della violenza sulle donne. Nella sola provincia Catanese la polizia negli ultimi due mesi ha emanato quasi un’ottantina di provvedimenti.

I provvedimenti

La polizia di Stato nei mesi di novembre e dicembre ha emesso 16 sorveglianze speciali e 62 ammonimenti. Tutti nei confronti di soggetti violenti e stalker. La questura ha fatto leva sul cosiddetto “Codice Rosso”, entrato in vigore oramai tre anni fa. Questo strumento consente di annoverare tra i soggetti socialmente pericolosi previsti gli autori di maltrattamenti in famiglia e stalking. Il tutto rientra nel “Codice delle misure di prevenzione” e che trova sostegno anche nella Procura e questura.

Anche il braccialetto elettronico

Eseguiti diversi decreti applicativi della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza. In alcuni casi è arrivato anche il braccialetto elettronico per il violento. Dispositivo che, una volta applicato, consente uno speciale collegamento con la sala operativa della questura e monitora il fenomeno della violenza sulle donne. Questo permette di intercettare chi si avvicina alla vittima, ai familiari ed a tutti i luoghi frequentati dalle stesse potenziali vittime. Inoltre, la violazione di alcune prescrizioni, imposte dalla sorveglianza speciale, consente anche di poter operare l’arresto o il fermo. E ciò avviene anche fuori dai casi di flagranza di reato. In caso di condanna viene applicata la reclusione da uno a cinque anni.

La priorità

Proprio a questo tipo di reati il tribunale di Catania assicura ai procedimenti di prevenzione da “Codice Rosso” una priorità. La trattazione delle udienze nei casi di violenza sulle donne viene fissata alla prima data utile. In questo modo si garantisce con tempestività l’esame giurisdizionale della misura richiesta. Il tutto in raccordo con la Procura della Repubblica e la questura. Grazie a tale sinergica azione, negli ultimi due mesi del 2022 la questura ha eseguito 16 misure di prevenzione della sorveglianza speciale. Sono state emanate dalle misure di prevenzione del tribunale nei confronti di soggetti indiziati di maltrattamenti o atti persecutori.

Il dettaglio delle misure

Nel dettagli vi sono state nella sfera dei reati per la violenza sulle donne 13 misure con divieto di avvicinamento, di cui 5 con l’aggiunta del braccialetto elettronico. Altre 3 sono state emanate con il divieto di soggiorno nel comune di residenza o dimora della vittima. Molte delle azioni violente e maltrattanti sarebbero avvenute alla presenza dei figli minorenni. Inoltre, tra i soggetti destinatari della sorveglianza speciale ve ne sono tre che già destinatari dell’ammonimento del questore. Emessi sempre negli ultimi due mesi anche 62 ammonimenti del questore sempre nei confronti di soggetti indiziati di maltrattamenti in famiglia.